Botta & risposta con... Stefano Respizzi
Presidente del xvi congresso internazionale
di Riabilitazione Sportiva e Traumatologia

milano, 14-15 aprile 2007

Dott. Respizzi, nel 2007 il Congresso Isokinetic di Riabilitazione Sportiva e Traumatologia torna a Milano. Perché questa scelta?

È una scelta di network. Negli ultimi anni, il nostro tradizionale incontro scientifico annuale è migrato tra Milano, nel 2003 e 2004, Bologna, nel 2005, e Torino nel 2006. Abbiamo quindi ritenuto opportuno il ritorno nella mia città per dare continuità alla nostra proposta culturale. La tradizionale sede bolognese è stata quindi affiancata da proposte che garantissero una facile accessibilità anche agli iscritti stranieri. Infatti, nel 2003, proprio a Milano, si decise di trasformare il Convegno Isokinetic a inviti, in un Congresso Internazionale, consentendo a chiunque nel mondo di portare il proprio contributo sotto forma di comunicazione o poster scientifico. Il risultato è stato entusiasmante: da allora i contributi hanno continuato a crescere di numero e per questa edizione abbiamo ricevuto più di ottanta richieste.

In medicina sportiva si può spaziare all’infinito. Il tema del 2007, il calcio, è sicuramente affascinante e stimolante. Ci può parlare di questa scelta?

Banalizzando potrei dire che si tratta dello sport nazionale e questo basterebbe a giustificare la nostra attenzione. Cercando, invece, di essere più analitici, abbiamo pensato di proporre un tema volutamente generale e molto vasto per consentire i contributi di tutti coloro che si occupano di calcio. Si succederanno, quindi, sessioni di fisiologia, di traumatologia, di prevenzione, di allenamento, di chirurgia. Ci tengo a sottolineare un particolare: verrà posta molta attenzione al calcio amatoriale, spesso trascurato, ma praticato da milioni di persone.

Ci può dare qualche anticipazione sui relatori?

Il panel del Congresso è stato ponderato e rivalutato molte volte, proprio per dare l’opportunità a chi si iscriverà di ascoltare i migliori specialisti internazionali. Il Dott. Giulio Sergio Roi, direttore del Centro Studi Isokinetic, si sta occupando della direzione scientifica e questo è garanzia di qualità. Un po’ di nomi? Partiamo dagli stranieri. Dalla Germania, Muller Wolfath, medico del Bayer Monaco, dal Belgio, Marc Martens, probabilmente l’ortopedico che ha operato più calciatori professionisti, dagli USA, Bert Mandelbaum, medico della nazionale statunitense e Lynn Snyder-Mackler, famosissima ricercatrice dell’Università del Delawere. Dall’Italia: Maurilio Marcacci, Riccardo Minola, Massimo Berruto, Piero Volpi, Rudy Tavana, Franco Combi, Franco Benazzo, Andrea Ferretti, Ferdinando Priano, Fabrizio Tencone e tanti altri che in questo momento sto sicuramente dimenticando. Ma non posso dimenticare, dopo alcuni anni, il ritorno sul palco del mio amico Stefano Della Villa che ci parlerà della riabilitazione del ginocchio.

Il Congresso avrà luogo in Università Statale di Milano, una sede prestigiosa...

Certo, prestigiosissima. È la mia Università, dove ho passato gli anni da studente e, poi, da medico specializzando in Medicina dello Sport e Fisiatria. Sono quindi molto grato al Prof. Giuliano Pizzini, Preside della Facoltà di Scienza Motorie, che ha permesso questo connubio. Sono sicuro che le nuove leve di studenti porteranno quella ventata di passione e allegria che li contraddistingue.

Da quello che afferma, sembra di capire che il Congresso non è riservato solo ai medici.

Il congresso è medico a tutti gli effetti, ma ci aspettiamo anche tutti coloro che gravitano intorno al mondo del calcio: fisioterapisti, masso-fisioterapisti, allenatori, preparatori atletici. Cercheremo di dare un quadro d’insieme e di fondere le diverse esperienze internazionali.
Quale sensazione Le dirà di avere centrato gli obiettivi che vi siete posti?

La multietnicità. Incontrare gente da ogni paese (abbiamo iscritti anche dai paesi arabi!) sarà la miglior sensazione che potrò provare. Per questo dobbiamo ringraziare Internet che avvicina e rende simili gli studiosi di tutto il mondo.

Guardando il programma, quest’anno si trova una novità, il Simposio satellite del lunedì. Di cosa si tratta?

Anche questa scelta è la dimostrazione di come le sinergie culturali possano dare buonissimi frutti. Da anni abbiamo una collaborazione con la rivista “Il Nuovo Calcio”, una vera bibbia per i tecnici del settore.
L’amicizia che mi lega al Direttore, Michele Di Cesare, ci ha dato l’ardire di ampliare a tre giorni i lavori congressuali. Infatti, lunedì 16 aprile sarà dedicato a un simposio per tecnici e allenatori intitolato “La preparazione atletica e la prevenzione degli infortuni dall’età evolutiva al calciatore maturo”. Parteciperanno in veste di relatori i più importanti preparatori atletici di squadre professionistiche che metteranno le loro esperienze a disposizione degli allenatori dei settori dilettantistico e amatoriale.

Dott. Respizzi, quali conclusioni si sente di trarre?

Il congresso Isokinetic è diventato negli anni un importante momento di crescita.
Sono convinto che gli scambi culturali sono indispensabili se puntiamo al massimo nel nostro lavoro. Saremo nella mia città, nelle aule della mia formazione, il Congresso affronterà temi di vasto interesse: non potrei immaginare onore più grande che esserne il Presidente.

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