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Anno 10 - Numero 4 - 2010
IL MEDICO SPORTIVO
Periodico di aggiornamento scientifico e
professionale


Determinazione della composizione corporea
in calciatori professionisti di alto livello

Carlo Giammattei, Enrico Orsoni
Dipartimento di Ortopedia-Medicina e traumatologia dello Sport Az. Usl 2 Lucca – Direttore Prof. E. Castellacci

Introduzione
Il calcio è uno sport di squadra dove una perfetta organizzazione di gioco consente al singolo calciatore di esprimere le proprie capacità. I giocatori occupano in campo determinate posizioni con compiti diversi e specifici. I ruoli dei giocatori in campo sono:

• Portiere
• Difensore
• Centrocampista
• Attaccante

All’interno di questi gruppi di ruoli poi ci possono essere ulteriori suddivisioni come per esempio per i difensori che possono essere ulteriormente classificati in difensori di fascia o centrali. In base al ruolo occupato i singoli calciatori sono sottoposti a carichi di lavoro differenti per esempio i centrocampisti sono coloro che percorrono durante la partita la distanza maggiore (in media 11 – 11.5 chilometri) mentre i portieri circa 4 chilometri a partita.
Alcuni studi portati a termine da Bangsbo e c. hanno riportato l’altezza media e il peso medio di un gruppo di calciatori professionisti di alto livello. I portieri sono risutati i più alti mentre i centrocampisti i più bassi. Senza suddivisioni di ruolo l’altezza media è risultata essere compresa tra 180 e 185 centimetri ed il peso compreso tra 75 e 80 chilogrammi.
Inoltre è risultato da questi studi come la massa magra fosse particolarmente sviluppata rispetto ai sedentari mentre la massa grassa pur essendo molto bassa era superiore alla media dei runners e si attestava in media intorno al 10%.
In questo studio abbiamo voluto analizzare la composizione corporea di un gruppo di calciatori professionisti facenti parte di due squadre nazionali ed una di club di alto livello in modo da valutare i dati antropometrici di un gruppo di calciatori di altissimo livello per avere un parametro di confronto. Il rilievo delle misure antropometriche, in particolare la valutazione dell’indice di massa corporea e la misurazione dei diametri, delle circonferenze e delle pliche, sono gli strumenti maggiormente utilizzati per raggiungere per la determinazione della composizione corporea.
Le tecniche di tipo “non invasivo”, opportunatamente integrate con funzioni statistico-matematiche messe a disposizione dall’utilizzo dei computers, consentono oggi una quantificazione più precisa degli indici nutrizionali e della costituzione corporea dell’individuo, apparendo altamente “correlate” alle metodologie più sofisticate. L’antropometria è oggi il metodo più diffuso di valutazione della composizione corporea; è semplice, di rapida esecuzione, utile quindi in studi su vasti strati di popolazione. L’antropometria evidenzia le caratteristiche specifiche di ogni soggetto, maschio o femmina, non solo in rapporto al peso e all’altezza, ma più particolarmente alla quantità di tessuto adiposo totale con la sua distribuzione e distrettualità, alla quantità di massa magra, alla muscolatura scheletrica striata, alla valutazione indiretta della struttura e dello sviluppo osseo, del contenuto idrico e minerale totale ecc.
La plicometria può essere considerata una metodica densitometrica in quanto arriva alla determinazione di una densità corporea partendo dalla misurazione dello spessore del tessuto adiposo sottocutaneo.
Si assume che vi sia uno stretto rapporto tra gli spessori delle pliche e la percentuale corporea di tessuto adiposo.
La misura degli spessori delle pliche, unitamente a altri parametri, quali peso, sesso, età, circonferenze, lunghezze e ampiezze segmentali ci consente di risalire, attraverso gli algoritmi di uno specifico software, alla densità corporea e da questa alla massa grassa (FAT) e per differenza alla cosiddetta FFM parte magra dell’organismo.
L’antropoplicometria essendo una metodica non invasiva è applicabile più volte allo stesso individuo. (Figura 1)


I compartimenti
La maggior parte dei metodi di cui si avvale l’Antropometria è comunque basata sul presupposto che il corpo umano si può considerare costituito da due “compartimenti” di densità relativamente costante, ma differenti in composizione.

• FAT (Fat mass) o massa lipidica totale corporea determinata in Kg con densità 0.9g/ml
• FFM (Fat free mass), ottenuta sottraendo dal peso il valore del FAT, e anatomicamente costituita da muscoli scheletrici circa 40%, muscoli non scheletrici e tessuti magri circa 40%,scheletro (10-15%). È determinata in Kg ed è chimicamente costituita da proteine, acqua e minerali dell’osso, con densità 1.1g/ml. In generale la FFM è costituita da proteine, 19.5%, da acqua 72.4%, da scheletro 8% e da glicogeno 0.1%.

L’antropoplicometria misura la dimensione, la proporzione delle componenti nelle varie regioni del corpo. Essa impiega i seguenti parametri (Figura 2):

• Circonferenze
• Pliche
• Ampiezze
• Lunghezze

La misura delle circonferenze
La misurazione delle circonferenze richiede l'impiego di un metro flessibile e anelastico
Le circonferenze corporee esprimono le dimensioni trasversali dei vari segmenti corporei.
Introdotte in formule apposite, risultano utili per la misura delle aree lipidiche e muscolari degli arti e per la definizione del biotipo.

La misura delle ampiezze,
dei diametri e delle lunghezze
Ampiezze e lunghezze sono indicatori antropometrici utilizzati per la determinazione della struttura scheletrica, della crescita e dello sviluppo muscolo-scheletrico.

La misura delle pliche
La misurazione delle pliche viene effettuata con un calibro a molla, il plicometro, le cui estremità esercitano una pressione costante e standardizzata.
Attraverso queste rilevazioni si ricava in maniera precisa oltre alla percentuale di massa magra e di massa grassa, il metabolismo basale dell’atleta esaminato.
Riusciamo ad avere inoltre tutta una serie di ulteriori informazioni riguardo la distribuzione delle masse muscolari a livello degli arti superiori ed inferiori e riguardo la struttura scheletrica e l’armonia fra i vari distretti corporei. Possiamo visionare il “Grafico Artometrico”, utilizzato per facilitare l’interpretazione dei Risultati relativi agli arti superiori (AMA e AFA) e inferiori (TMA e TFA) come mostra la figura 3 nella pagina a fianco.



Analisi delle Componenti Corporee

Schermata visualizzata dal software da noi adottato adibita alla consultazione dell’analisi delle Masse Corporee, Superficie e Densità Corporea, Valutazione Bicompartimentale e Fabbisogni Energetici (Figura 4). La FFM rappresenta il determinante principale del metabolismo basale (BMR). Numerosi Autori sottolineano come la FFM spieghi per il 70% il BMR.
Il BMR più vicino al reale fabbisogno è ovviamente quello derivato dalla componente magra (FFM) realmente presente nell’organismo. Il BMR derivato da FFM costituirà quindi la base per il computo calorico nei regimi dietetici.

Questo metodo, secondo la nostra esperienza, è quello più affidabile anche se per mantenere questa sua prerogativa deve essere effettuato da personale esperto essendo possibili errori durante le misurazioni se effettuate ad esempio da operatori diversi o magari con poca esperienza.

Riportiamo sinteticamente l’elenco dei parametri contemplati dal software che abbiamo utilizzato:

 

• Peso Attuale e Altezza
• BMI Indice di Massa Corporea
• Taglia o Struttura Scheletrica
• WHR Rapporto circonferenza
vita e fianchi
• WTR Rapporto circonferenza
vita e coscia
• ECTO - MESO - ENDOMORFISMO Definizione Somatotipo
• AMA Area muscolare del braccio
• AFA Area lipidica del braccio
• AMC Circonferenza muscolare
del braccio
• TMA Area muscolare della coscia
• TFA Area lipidica della coscia
• TBM Massa Muscolare Totale
• FAT Massa lipidica totale
o massa grassa corporea
• FFM Massa libera da grasso
o massa magra corporea
• BMR LARN Metabolismo basale
da LARN
• BMR FFM Metabolismo basale
da FFM
• DENSITÀ Corporea
• SUPERFICIE Corporea



Materiali e metodi

Dal maggio 2006 al maggio 2010, abbiamo analizzato 70 calciatori appartenenti a due Nazionali a pochi giorni dall’inizio del Mondiale di Calcio ed una squadra di Club italiana poco prima della fine del campionato di calcio. Per descrivere le caratteristiche fisiche dei calciatori abbiamo utilizzato le misure antropometriche con le che abbiamo sopra illustrato, come: altezza, peso, 6 pliche cutanee, 4 diametri e 3 circonferenze. La composizione corporea e il somatotipo sono stati calcolati usando come analisi comparativa di questi dati la formula di jackson pollock
L’età media dei 70 calciatori era di 26,94 anni essi poi sono stati divisi in quattro gruppo in base al ruolo occupato in campo: 1) Portieri; 2) Difensori; 3) Centrocampisti; 4) Attaccanti.
Ad ogni atleta quindi è stata misurato: il peso in chilogrammi, l’altezza in centimetri, sono state misurate 6 pliche cutanee in millimetri in corrispondenza del tricipite, sottoscapolare, addominale, sovrailiaca, anteriore della coscia, gamba. Inoltre sono state misurate le circonferenze del braccio, addome, polso, fianchi, radice coscia, media coscia, gamba; ed anche il diametro del polso, gomito, ginocchio, e caviglia.
Utilizzando poi la formula di jackson pollock.abbiamo ottenuto la composizione corporea percentuale di massa magra, massa grassa, area muscolare e lipidica del braccio e della coscia di ogni calciatore.
Risultati
Gli atleti analizzati sono stati 70 e sono stati divisi in 4 gruppi in base al ruolo occupato in campo:
Portieri (10); Difensori (25);
Centrocampisti (22); Attaccanti (13).

Nella tabella e nei grafici di questa pagina sono stati riportati i dati ottenuti. Innanzitutto si può notare come l’età me­dia dei portieri sia superiore a l’età media di tutti gli altri ruoli, il ruolo del portiere è un ruolo dove l’esperienza conta moltissimo ed è anche sottoposto ad una minor incidenza di infortuni di conseguenza la vita agonistica di un portiere ad alto livello si protrae per più tempo rispetto a tutti gli altri ruoli. Di contro l’età media più bassa appartiene agli attaccanti le cui caratteristiche basilari sono la velocità e la potenza che sono più elevate al di sotto dei 30 anni.
Da questi dati si può envicere anche come nel calcio moderno si tenda a preferire attaccanti e difensori di una certa stazza fisica (altezza media difensori 183, altezza media attaccanti: 182,54) perché molti gol nascono su palle inattive come punizioni, e calci d’angolo ed essere abili questo tipo di situazioni è di fondamentale importanza per ottenere risultati.
I centrocampisti invece risultano essere i più bassi e con un peso minore, sono quelli che percorrono più chilometri durante una partita, devono raddoppiare in marcatura nella fase difensiva e devono appoggiare gli attaccanti nella fase offensiva, la caratteristica principale dei centrocampisti è la resistenza allo sforzo.
Come in altri precedenti studi sempre di Bangsbo e coll. I più bassi sono risultati i centrocampisti questo perché riflette le necessità del ruolo del centrocampista che non necesserriamente deve essere abile nel gioco aereo, ma qualità indispensabili sono la resitenza allo sforzo, la visone di gioco e l’abilità tecnica.
Per quanto riguarda il BMI quello dei portieri è il maggiore ma se confrontato con i giocatori degli altri ruoli queste differenze non sono molto significative.
Interessante è vedere come l’area muscolare della coscia degli attaccanti sia maggiore rispetto a tutti gli altri ruoli, questo perché è stato dimostrato che gli attaccanti in genere sono i giocatori più veloci e sono coloro che compiono maggiori sprint durante una partita. Un altro dato statisticamente significativo è la differenza dell’area mu­scolare del braccio tra i portieri e i giocatori degli altri ruoli.
Infatti l’area muscolare del braccio è nettamente maggiore nei portieri rispetto a tutti gli altri giocatori in quanto sono gli unici che utilizzano le braccia nelel varie fasi di gioco e questo risulta con un maggior massa muscolare.
Discussione
Lo scopo di questo studio è stato quello di fotografare le caratteristiche fisiche dei calciatori di alto livello in modo da fornire un punto di riferimento ai tecnici ed anche fornire alcuni spunti per la selezione dei giovani calciatori nei rispettivi ruoli.
Interessante sarebbe anche ripetere questo tipo di studio tra qualche anno per valutare i cambiamenti delle caratteristiche fisiche dei calciatori negli anni.
Comunque con i dati ricavati da questo studio si evince che la percentuale di grasso dei calciatori sia in media compresa tra il 10 e 11 %, in questo modo con l’analisi periodica plicometrica della composizione corporea sarebbe ideale mantenere i calciatori all’interno di questo range con l’opportuno programma alimentare.
Il calcio negli anni è diventato uno sport in cui la condizione fisica e le qualità atletiche e fisiche sono diventate determinanti.
Molte partite si risolvono da calci piazzati come punizioni e calci d’angolo per questo motivo l’altezza e la prestanza fisica dei difensori e degli attaccanti per meglio risolvere queste situazioni è fondamentale. Infatti l’altezza media dei difensori e degli attaccanti è di 183 centimetri circa e molto simile tra questi due gruppi. Mentre i centrocampisti sono i meno alti in quanto il gioco aereo non è una caratteristica determinante in questo ruolo, dove si predilige giocatori con resistenza e tecnica
Per concludere si può affermare che l’analisi della composizione corporea degli atleti viene impiegata per valutare le variazioni dei compartimenti in funzione del training sportivo.
È stato ampiamente dimostrato che l’eccedenza di massa grassa è strettamente correlata alla minor potenza della massa corporea, alla ridotta capacità di accelerazione e al maggior dispendio energetico sotto sforzo. Si deve considerare, inoltre, le diverse tecniche di allenamento diversificate per i diversi ruoli e nei vari periodi dell’anno nei calciatori portano a modificare la ripartizione loco regionale dei muscoli scheletrici e del tessuto adiposo, aspetti che possono venire costantemente controllati dalla metodica antropometrica. ■

Bibliografia
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Si ringrazia per la gentile collaborazione nella raccolta dei dati:
Prof. Enrico Castellacci, Responsabile sanitario Nazionale Italiana di Calcio ai Campionati del Mondo 2006
Dott. Alfonso De Nicola, Medico sociale S.S. Calcio Napoli
Dott. Cristiano Eirale, Assistant CMO (Chief Medical Officer) Algerian National Team
Prof. Gian Nicola Bisciotti, Physiologist Lead Algerian National Team