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Efficacia terapeutica antinfiammatoria
di cinnoxicam nella patologia osteoartrosica
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Anno 6 - Numero 3 - 2006
IL MEDICO SPORTIVO
Periodico di aggiornamento scientifico e
professionale


Efficacia terapeutica antinfiammatoria di cinnoxicam nella patologia osteoartrosica

Roberto Vianello
Specialista in Ortopedia e Traumatologia, Venezia

L'artrosi è un processo degenerativo-flogistico osteo-articolare ad eziologia plausibilmente multi-fattoriale i cui meccanismi ezio-patogenetici non sono ancora completamente noti.
Fermo restando che la ricerca non ha ancora identificato il FANS ideale per quanto concerne il rapporto efficacia/tollerabilità, alla luce delle recenti polemiche inerenti la classe terapeutica dei Coxib, abbiamo voluto verificare l'efficacia antinfiammatoria di cinnoxicam, molecola che appartiene alla classe degli oxicam. Cinnoxicamm dal punto di vista farmacocinetico, ha la proprietà di una lunga emivita plasmatica che ne determina una lunga durata d'azione ed un intervallo tra due somministrazioni ideale per conferire adeguata compliance alla terapia.
Obiettivo del nostro studio è stata la valutazione dell'efficacia e della tollerabilità di cinnoxicam in un gruppo di pazienti ambulatoriali, affetti da osteoartrosi in varia localizzzazione (anca, ginocchio e colonna vertebrale). Il farmaco è stato confrontato con diclofenac sodico retard, farmaco di riferimento nella pratica clinica quotidiana per le sue caratteristiche di efficacia e tollerabilità.

Materiali e metodi
Lo studio ha visto l'arruolamento ambulatoriale di 30 pazienti adulti (15 maschi e 15 femmine) di età compresa tra 45 e 75 anni (media =63) affetti da osteoartrosi dell'anca, del ginocchio o della colonna vertebrale. I criteri di inclusione erano rappresentati dalla durata dei sintomi superiore a 12 mesi, dal dolore articolare di vario grado durante il movimento, dal dolore a riposo, dalla rigidità articolare, dalle evidenze radiografiche di degenerazione articolare (riduzione dello spazio articolare, sclerosi subcondrale, osteofiti, cisti ossee).
Sono stati esclusi dallo studio i pazienti con disturbi gastro-intestinali, renali, epatici, ematologici, con anamnesi positiva per ipersensibilità ai FANS. Era inoltre necessario aver interrotto l'eventuale terapia cortisonica da almeno 12 settimane, e l'assunzione di altri tipi di FANS da almeno 14 giorni.
Per ciascun paziente è stata segnalata l'eventuale presenza di altre patologie preesistenti e attive, nonché la relativa terapia in atto. I pazienti, reclutati solo dopo aver ottenuto il consenso informato, sono stati suddivisi in due gruppi:
Gruppo A, composto da 15 pazienti, ai quali è stato somministrato cinnoxicam alla dose di 30 mg/die per os.
Gruppo B, composto da 15 pazienti, ai quali è stato somministrato diclofenac sodico retard alla dose di 100 mg/die per os.
Per entrambi i gruppi il trattamento è stato protratto per un periodo di quattro settimane. A inizio, dopo 1 settimana e al termine dello studio sono state effettuate valutazioni cliniche e di laboratorio (crasi ematica, funzionalità renale ed epatica).
L'efficacia clinica è stata valutata sulla base dei seguenti criteri:

a) dolore al movimento, valutato mediante scala analogica a 4 punti (0 = assente; 1 = lieve; 2 = discreto; 3 = notevole);

b) rigidità mattutina, valutata mediante scala analogica a 4 punti (0 = assente; 1 = lieve; 2 = discreta; 3 = notevole), con indicazione della durata in ore;

c) entità della escursione articolare, misurata in gradi, in caso di coinvolgimento dell'anca o del ginocchio.

Inoltre è stato preso in considerazione lo stato funzionale del paziente, valutato con una scala a 4 punti (0 = attività normale; 1 = attività leggermente ridotta; 2 = attività notevolmente ridotta; 3 = attività assente).
In occasione della visita di controllo dopo una settimana ed al termine del trattamento il paziente ha espresso un parere sull'efficacia della terapia, secondo una scala a 5 punti (0 = scomparsa della sintomatologia; 1 = marcata riduzione; 2 = lieve riduzione; 3 = nessun cambiamento; 4= peggioramento). Analogamente, lo sperimentatore ha dichiarato un proprio giudizio.

Risultati
Nel gruppo A, l'analisi statistica ha evidenziato miglioramenti significativi per quanto concerne la rigidità mattutina e lo stato funzionale a conferma della marcata efficacia antinfiammatoria di cinnoxicam. (fig. 1)
Nel gruppo B, il trattamento con diclofenac ha determinato invece una efficacia rapida e marcata sul paramentro dolore. (fig. 2)
Durante lo studio è stata valutata la tollerabilità dei due farmaci, registrando il tipo, entità e la relazione degli effetti collaterali con la terapia in atto.
È stato riscontrato quale unico effetto collaterale la comparsa di disturbi gastrici (pirosi ed epigastralgia) in 1 paziente del gruppo A (6,7%) e in 3 pazienti del gruppo B (20%).

Discussione
L'analisi dei risultati consente di affermare che le differenze osservate tra i due farmaci in esame relativamente all'efficacia terapeutica sono statisticamente non significative.
Nei pazienti trattati con cinnoxicam si evidenzia un significativo miglioramento della funzionalità articolare già dalla prima settimana di terapia con efficacia costante nel tempo, mentre sul parametro dolore occorre attendere due settimane di trattamento. Al contrario, la terapia con diclofenac sodico retard determina un significativo miglioramento del dolore già alla prima settimana di trattamento.
In conclusione, l'analisi e l'incidenza degli effetti collaterali ottenuta con cinnoxicam consente di affermare che lo stesso può essere indicato quale ideale presidio farmacologico per il trattamento antinfiammatorio della patologia osteoartrosica.

Fig. 1 - Rigidità mattutina


Fig. 2 -Dolore al movimento

 

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