Report sul 39° Congresso della Società Brasiliana
di Ortopedia e Traumatologia
A cura di U. Zoppi, Ortopedia, Ospedale Civile di Teramo

Dal 14 al 17 Novembre 2007 si è tenuto a San Paolo, capitale economica ma anche culturale e scientifica del Brasile, il 39º Congresso della SBOT, ospitato nel grande centro Expo Transamerica.
Scopo del Comitato Scientifico del Congresso presieduto da Jose Sergio Franco nello stabilire il programma è stato dichiaratamente quello di fornire in poco tempo il massimo di informazioni utili e di attualitè su temi diversi giorno per giorno, riguardanti il tema delle diverse commissioni superspecialistiche che svolgevano le sessioni nelle 13 sale messe a disposizione.
Il 14 novembre si è tenuto una sessione precongressuale dedicata ad un Forum Internazionale sui traumi della strada a cui sono intervenute Autorità politiche, sanitarie e dirigenti della polizia, nonchè rappresentanti di associazioni delle famiglie delle vittime. Questo momento congressuale è culminato con un dibattito internazionale dal vivo, via internet, coinvolgente 30 Paesi sulle varie esperienze nel ridurre i traumi del traffico.
Dopo la magnifica inaugurazione del Congresso impreziosita dalla presenza dell' Orchestra Sinfonica di Heliopolis e dalla Compagnia di danza di Ivaldo Bertazzo, il 15 Novembre il le attività scientifiche sono entrate nel vivo.
Ed allora è stato veramente difficile scegliere quali sessioni seguire tra le varie offerte nelle 13 sale messe a disposizioni dei vari comitati superspecialistici.
Nell' Auditorium numero 3, quello dedicato alla chirurgia del ginocchio, ad esempio, si discuteva di ricostruzione del legamento crociato anteriore con unico tunnel o doppio tunnel, mentre nell'Auditorium 5, quello di traumatologia dello sport, si discuteva del trattamento delle distorsioni di caviglia negli atleti professionisti, di instabilità post-traumatica della spalla nei giocatori di pallavolo e di pubalgia e nella sala dedicata all' artroscopia si parlava del trattamento delle lesioni condrali post-traumatiche nei giovani atleti.
Fortunatamente una logistica ben organizzata e sufficientemente chiara anche per i non brasiliani, permetteva ad ognuno di poter seguire, dopo un studio accurato del programma, gli argomenti di interesse particolare per ognuno.
Dalle 12.30 alle 14.00 si sono tenuti poi i Simposi satellite organizzati e gestiti dai vari sponsor su temi di loro interesse in piccole salette sempre gremite di partecipanti.
Il pomeriggio poi è stato dedicato dalle ore 16.00 a Corsi su argomenti specifici tra cui vorrei segnalare quello dedicato alla gestione del rischio legato alla conflittualità tra esigenze del paziente e prestazioni sanitarie erogate (tutto il mondo è paese).
Al contrario il giorno 16 Novembre si è aperto nelle varie sale con Corsi dedicati ad argomenti superspecialistici come il trattamento delle lesioni della cuffia dei rotatori, nella sala dedicata a spalla e gomito, o come la riparazione delle lesioni meniscali nella sala dell'artroscopia.
Nel pomeriggio, invece, dopo due ore dedicate ai temi liberi, si sono tenute nelle varie sale delle conferenze internazionali, sempre su argomenti specifici a seconda della sala in cui si tenevano, con i vari ospiti stranieri.
Ed infine il Congresso si è concluso il 17 Novembre con un'ultima giornata anch'essa caratterizzata da un programma molto serrato nel quale sottolinierei le tavole rotonde dedicate alle fratture dell'anca, al trattamento delle lesioni del legamento crociato posteriore e delle lesioni postero-laterali del ginocchio e quella dedicata al confronto clinico tra diagnostica per immagini e artroscopia nella patologia del ginocchio.
È terminato con l'appuntamento per il 40° Congresso SBOT a Porto Alegre nella pampa gaucha del sud nel Novembre 2008, un evento che come ha scritto il giornalista Adimilson Cerqueira nel suo editoriale nel Programma del Congresso voleva essere un Congresso per tutti, dedicato ad un pratico aggiornamento e confronto a tutti i livelli senza esclusioni di sorta.
Si potrà poi discutere se sia meglio un organizzazione multispecialistica così articolata od un Congresso con uno o due temi conduttori intorno ai quali articolare le sessioni scientifiche ma, indubbiamente, si è trattato di un Convegno estremamente dinamico e ricco di argomenti e dibattiti, direi brulicante e vivo come il Brasile di oggi, nel quale semmai un difetto può essere individuato, in un Paese e in una città in particolare in cui la presenza di immagrati italiani è così forte, nella mancanza di ospiti Italiani nelle conferenze internazionali.

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