introduzione
Ferdinando Priano


Psicologia e protesi di ginocchio
F. Priano, E. Abello, F. Grilli



Attualità nella terapia sostitutiva articolare


Una “nuova patologia” dell’articolazione coxo-femorale nello sport: l’impingement
femoro-acetabolare (fai)

C. Faletti, M. Stratta


La viscosupplementazione confrontata con il metilprednisolone
nel trattamento delle condropatie del ginocchio: studio
prospettico randomizzato

P. F. Indelli, A. Lumini


5° European Sport
Medicine Congress di Praga
Nuove opzioni terapeutiche nel trattamento delle lesioni tendinee, legamentose
e dell’osteoartrosi negli sportivi

A cura della Redazione

 

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Anno 8 - Numero 1 - 2008
IL MEDICO SPORTIVO
Periodico di aggiornamento scientifico e
professionale

5° European Sport Medicine Congress di Praga
Nuove opzioni terapeutiche nel trattamento delle lesioni tendinee, legamentose e dell’osteoartrosi negli sportivi

A cura della Redazione

 

Nell’ambito del 5° EFSMA Congress (European Federation of Sports Medicine Associations), uno degli appuntamenti congressuali più importanti per la Medicina Sportiva europea, che si è svolto a Praga dal 10 al 14 ottobre 2007, sono stati presentati i risultati di tre studi italiani sulle nuove opzioni terapeutiche per il trattamento delle lesioni di tendini e legamenti e della osteoartrosi in sportivi professionisti e amatoriali di differenti discipline.

Partendo da evidenze epidemiologiche e cliniche che hanno evidenziato come le lesioni al comparto articolare siano manifestazioni frequenti in tutti gli sportivi professionisti e amatoriali, gli Autori hanno analizzato la letteratura esistente per verificare il ruolo dei micronutrienti sulla capacità riparativa e sul corretto funzionamento di tendini, legamenti e cartilagine articolare.

La letteratura internazionale sembra evidenziare come l’apporto di determinati micronutrienti sia fondamentale per prevenire e trattare i danni al comparto articolare provocati dall’attività muscolare, consentendo di identificare quei micronutrienti riconosciuti essenziali: essi sono rappresentati dal metil-sulfonil-metano, uno dei principali donatori di solfati naturali organici indispensabili per l’omeostasi tendinea, dall’alfa-chetoglutarato di ornitina che blocca la fase catabolica indotta dalla lesione tendinea e antagonizza i processi flogistici, dalla lisina, un aminoacido essenziale necessario per la crescita e per la sintesi di alcuni proteine essenziali per il tendine, dalla glucosamina e dal condrotin solfato, glicosaminoglicani essenziali per la fase riparativa tendinea, dalla vitamina C che influenza il metabolismo del tessuto connettivo tendineo, dalla biotina che svolge un ruolo centrale nella formazione del coenzima A e dalla vitamina E la cui attività antiossidante aiuta a mantenere l'integrità del tendine e, grazie al suo potente effetto antiossidante, sembra essere in grado di proteggere la vitamina C dall'ossidazione, migliorando anche la trasportabilità dell'ossigeno da parte dei globuli rossi.
Inoltre, studi su animali da esperimento hanno dimostrato che il deficit di vitamina E induce aumento di collagene insolubile per inefficace protezione verso la formazione di perossidi. Pertanto la vitamina E rallenterebbe il danno ossidativo attraverso protezione del collagene
In corso di traumi sportivi le lesioni vengono a manifestarsi soprattutto a livello tendineo e legamentoso; tuttavia, spesso sono anche frequentemente associate a lesioni della cartilagine articolare, soprattutto in caso di ritardato intervento terapeutico o quando i danni sono dovuti ad un overuse dell’articolazione della spalla. Questo conferma la complessità dei traumi sportivi che si rivela tale non solo per i molteplici aspetti funzionali ma anche per le complicanze che possono riflettersi su tutte le altre strutture anche quando il danno iniziale interessa soltanto una delle strutture dell’articolazione stessa.
In questo senso un approccio terapeutico che preveda l’impiego di sostanze in grado di agire in maniera mirata su tutte e tre le principali componenti dell’articolazione tendini, legamenti e cartilagine, potrebbe essere di particolare utilità soprattutto in quelle lesioni iniziali e meno invalidanti che colpiscono spesso gli sportivi amatoriali.
Proprio sulla base di queste evidenze sono stati condotti i tre studi presentati nella sessione poster al 5° Congresso EFSMA di ottobre da tre noti Autori italiani che hanno valutato l’effetto di un innovativo trattamento per tendini, legamenti e cartilagine articolare in soggetti sportivi con lesioni tendinee, legamentose e articolari.

Gonartrosi e tendinopatia
dell’Achilleo in atleti maratoneti

Il primo studio, presentato da G. D’Avola (Catania), aveva lo scopo di valutare l’effetto, sul danno cronico da osteoartrosi all’articolazione del ginocchio e sulla tendinopatia dell’Achilleo in atleti maratoneti.
Il trattamento innovativo oggetto di studio era rappresentato da Ligatender, un integratore a base di metil-sulfonil-metano, ornitina-alfa-chetoglutarato, lisina, condroitin-solfato, glucosamina, vitamina C, vitamina E e biotina i cui componenti sono stati appositamente studiati e selezionati per via della loro spiccata attività sinergica che assicura il corretto apporto di micronutrienti essenziali all’organismo così da integrare ed aumentare le difese naturali tendinee, e da Colnet, un integratore a base di collagene idrolizzato marino, in merito al quale recenti studi ne hanno chiarito il ruolo nel supportare la rigenerazione dei tessuti connettivi danneggiati in seguito a patologie degenerative quali quelli della cartilagine articolare, dei legamenti e dei tendini.
Il collagene idrolizzato marino presenta caratteristiche innovative rispetto a prodotti simili già disponibili: ha un elevato contenuto di prolina e glicina, aminoacidi necessari per la sintesi del collagene, e, quando viene ingerito, libera i peptidi attivi di collagene che vengono assorbiti e stimolano la sintesi di collagene endogeno e il processo anabolico della sintesi di matrice cartilaginea migliorando la funzionalità articolare.

Disegno
Lo studio, condotto in aperto, randomizzato e controllato verso FANS, della durata di 12 settimane, ha visto l’arruolamento di 40 atleti maratoneti che presentavano tendinosi al tendine di Achille e gonartrosi sintomatica, diagnosticate su base clinica e strumentale con risonanza magnetica nucleare (RMN).
I pazienti avevano una età media 40-50 anni e un grado di osteoartrosi del ginocchio, secondo Kellgren-Lawrence, di tipo II e III; all’arruolamento i pazienti sono stati randomizzati in due gruppi omogenei di trattamento.
Gruppo A: trattati con Colnet alla posologia di 1 flaconcino al giorno contenente 5 g di collagene idrolizzato, in associazione a Ligatender 1 bustina al giorno.
Gruppo B: trattati con FANS
L’osservazione di tutti i pazienti in studio è stata effettuata a basale e alla 12° settimana attraverso la valutazione dei seguenti parametri: funzionalità articolare (indice algofunzionale di Lequesne), sintomatologia dolorosa (VAS 0-10 cm), consumo suppletivo di FANS (numero di giorni in trattamento/mese).

Risultati
La valutazione della funzione articolare effettuata al basale e al termine dello studio ha mostrato differenze significative del punteggio relativo all’indice di Lequesne tra i due gruppi: gruppo A 17,15 (basale) vs 10,55 (finale), gruppo B 17,25 (basale) vs 15,45 (finale) (p<0,01). (fig. 1)
Anche per quanto riguarda il punteggio relativo alla sintomatologia dolorosa, valutata tramite VAS, sono emerse differenze significative tra i due gruppi di pazienti, con un risultato migliore ottenuto nei pazienti del gruppo A rispetto ai pazienti controllo (p<0,05). (fig. 2)
Inoltre nel gruppo A è stato riscontrato un significativo incremento dello spessore del tendine di Achille ed un minore consumo suppletivo di FANS. Dal punto di vista della tollerabilità, in entrambi i gruppi in trattamento non sono stati osservati effetti collaterali di rilievo clinico.

Tendinopatia dell’Achilleo
nei calciatori

Il secondo studio è stato presentato da U. Zoppi (Teramo) ed aveva lo scopo verificare se il trattamento con Ligatender fosse in grado di migliorare le condizioni cliniche di giocatori di calcio con tendinopatia cronica dell’achilleo.

Disegno dello studio
Questo studio clinico, in aperto, randomizzato e controllato verso FANS, aveva una durata di 48 settimane ed è stato condotto su 20 giocatori di calcio con diagnosi clinica e strumentale (RMN) di tendinopatia al tendine di Achille.

Metodi
I 20 pazienti sono stati randomizzati in due gruppi omogenei di trattamento:
gruppo 1: trattamento con FANS;
gruppo 2: trattamento con Ligatender.
Tutti i pazienti selezionati sono stati valutati con scala analogico-visiva VAS (0-10 cm) per la sintomatologia dolorosa, danno funzionale e consumo suppletivo di FANS valutato come numero di giorni di assunzione nell’ultimo mese.

Risultati
Dopo 6 settimane di trattamento con Ligatender i valori medi della scala VAS si sono ridotti da 6,92 a 4,10 (Fig. 3).
Ad ognuna delle 3 valutazioni di follow-up (6, 12 e 48 settimana) è stata osservata una significativa differenza tra entrambi i gruppi in trattamento. Nei pazienti del gruppo 1, in trattamento con Ligatender, è stata rilevata una significativa differenza dello spessore tendineo.
Inoltre, sempre nel gruppo 1, ad ogni follow-up, è stato osservato un significativo miglioramento della funzionalità articolare.
Il consumo di FANS si è ridotto in entrambi i gruppi ma con una riduzione maggiore nel gruppo 1 (Fig. 4).
Non sono stati osservati effetti collaterali e nessun paziente è uscito dallo studio.

Lesione del legamento crociato anteriore (LCA) in giocatori
di basket

Scopo dello studio presentato da F. Priano (Genova), è stato di valutare se il trattamento con Ligatender migliorasse o meno la funzionalità della tendinopatia e della lesione del legamento crociato anteriore (LCA) in giocatori di basket amatoriali e professionisti.

Disegno dello studio
Lo studio, in aperto, randomizzato e controllato verso FANS, della durata di 48 settimane, è stato condotto su un totale di 40 giocatori di basket professionisti ed amatoriali affetti da tendinosi e lesioni ai legamenti diagnosticati su base clinica e strumentale (RMN).

Materiale e metodi
Sono stati inclusi nello studio 40 giocatori di basket randomizzati in due gruppi omogenei di trattamento: il primo gruppo (gruppo TC) è stato sottoposto a trattamento conservativo mentre il secondo gruppo (gruppo L) è stato trattato con l’innovativo approccio rappresentato da Ligatender, integratore alimentare di micronutrienti essenziali, al dosaggio di due bustine al giorno.
Tutti i pazienti selezionati sono stati valutati con follow-up a 6, 12 e 48 settimane, per la sintomatologia dolorosa (VAS 0-10 cm), funzione articolare e consumo suppletivo di FANS calcolato come numero di giorni di assunzione al mese.

Risultati
I risultati dello studio hanno mostrato una riduzione del punteggio VAS relativo al dolore già alla 3° settimana nel gruppo di pazienti in trattamento con Ligatender rispetto a quanto riscontrato nel gruppo sottoposto a terapia conservativa (p<0,05 vs gruppo TC). (fig. 5)
Al termine dello studio, sono stati osservati miglioramenti di tutti i parametri valutati in tutti i pazienti che hanno preso parte allo studio; tuttavia la funzionalità articolare, valutata a 6, 12 e 48 settimane, è risultata significativamente migliorata solo nel gruppo in terapia con Ligatender. (fig. 6).
Nel gruppo L, è stato inoltre rilevato, un significativo minor numero di giorni in trattamento suppletivo con FANS rispetto a quanto riscontrato nel gruppo TC.
Sempre nel gruppo di pazienti in trattamento con Ligatender è stato visto che i miglioramenti ottenuti in tutti i parametri algo-funzionali valutati dopo 3 mesi, si sono mantenuti per 12 mesi rispetto al gruppo controllo (p<0,0001). In entrambi i gruppi non sono stati riscontrati effetti collaterali di rilevanza clinica e nessun paziente è uscito dallo studio.

Conclusioni
Il 5° Congresso EFSMA si conferma un importante momento di incontro e scambio di esperienze cliniche sulle patologie traumatiche sui nuovi approcci terapeutici alle lesioni ai comparti articolari che tali affezioni provocano negli atleti professionisti e amatoriali, come confermato dalla presentazione di tre studi condotti da tre eminenti Autori italiani sull’efficacia di due innovativi trattamenti, Ligatender e Colnet, sulle lesioni del comparto articolare conseguenti a traumi sportivi.
I risultati degli studi presentati, presi nel loro complesso, consentono di affermare che entrambi i trattamenti testati, da soli o in associazione, sono in grado di migliorare i parametri algo-funzionali di pazienti sportivi affetti da lesioni legamentose, tendinee o della cartilagine articolare conseguenti a traumi sportivi o osteoartrosi.
Il precoce recupero funzionale e la riduzione del dolore ottenuto con i due trattamenti, rappresentano i risultati pratici più interessanti emersi da questi studi sono rappresentati dal precoce recupero della funzione articolare e dal rapido sollievo dal dolore che favoriscono una più veloce ripresa dell’attività sportiva sia rispetto alla terapia tradizionale con FANS sia alla terapia conservativa.
Quindi, Ligatender e Colnet, da soli o in associazione, possono rappresentare una nuova ed efficace opportunità terapeutica per il trattamento delle lesioni ai legamenti, ai tendini e alla cartilagine articolare conseguenti ad episodi traumatici da attività sportiva professionistica o amatoriale.

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