introduzione
Ferdinando Priano


Psicologia e protesi di ginocchio
F. Priano, E. Abello, F. Grilli



Attualità nella terapia sostitutiva articolare


Una “nuova patologia” dell’articolazione coxo-femorale nello sport: l’impingement
femoro-acetabolare (fai)

C. Faletti, M. Stratta


La viscosupplementazione confrontata con il metilprednisolone
nel trattamento delle condropatie del ginocchio: studio
prospettico randomizzato

P. F. Indelli, A. Lumini


5° European Sport
Medicine Congress di Praga
Nuove opzioni terapeutiche nel trattamento delle lesioni tendinee, legamentose
e dell’osteoartrosi negli sportivi

A cura della Redazione

 

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Anno 8 - Numero 1 - 2008
IL MEDICO SPORTIVO
Periodico di aggiornamento scientifico e
professionale

20-23 Maggio 2007 – Las Vegas, Nevada
Attualità nella terapia sostitutiva articolare

Oggi conosciamo molti fattori di rischio che favoriscono l’insorgere di un'artrosi, che determina la necessità di protesizzazione articolare.
Inoltre sappiamo che la malattia si sviluppa non soltanto per una sollecitazione eccessiva e sbagliata delle articolazioni, con cause non esclusivamente di natura meccanica. L’artrosi è collegata già nel primo stadio a processi infiammatori locali nella membrana sinoviale che accelerano la riduzione della cartilagine. Dolore e infiammazione sono pertanto i sintomi percettibili più importanti.
Se abbiamo dei dolori la nostra maggior preoccupazione è che il medico ce li faccia passare. Poiché il dolore e l’infiammazione si presentano di solito contemporaneamente, la cosa migliore sarebbe eliminare subito entrambi i disturbi.
Pertanto l’obiettivo della terapia è in primo luogo eliminare o calmare il dolore e l’infiammazione, poiché, fino a poco tempo fa, non era possibile accertare i fattori che provocavano l’artrosi.
Ciò spiega perché quasi tutte le terapie attualmente disponibili devono concentrarsi esclusivamente sull'eliminazione dei sintomi. Tuttavia se noi con le terapie eliminiamo solo i segnali d'allarme dati dal nostro corpo e non ne eliminiamo la causa, può avvenire che, per esempio, non sentiamo più dolori al ginocchio e l'articolazione malata si comporta come dopo un’anestesia. Non sentendo dolore la sollecitiamo maggiormente, provocando così ulteriori danni alle articolazioni senza rendercene conto che ci portano alla sostituzione protesica.
In questa ottica si deve considerare la valutazione che andiamo a fare in questa sessione sulla diffusione e le garanzie che oggi ci danno le protesi articolari.
Prima delle relazioni degli illustri colleghi americani, ho voluto inserire un lavoro del nostro gruppo sugli aspetti psicologici della protesizzazione di ginocchio.
In effetti la protesi di ginocchio è quella, tra le protesi articolari, che preoccupa di più il paziente.
In questa ottica consiglio i colleghi che si accingono a leggere questi lavori, di valutare obbiettivamente quello che è risultato da uno studio accurato sul’argomento.

Ferdinando Priano

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