Diagnosi e trattamento riabilitativo nel calciatore con lesione del legamento crociato anteriore (LCA)
A. Profili, S. Valvo, M. G. Onesta, L. Pagano, F. Cosentino, R. Biondi



I pazienti asmatici
e gli sport in montagna
A. Cogo


Tendinopatie infiammatorie: nuove soluzioni terapeutiche
a confronto

M. Muratore

Valutazione degli effetti
della applicazione TECAR® sul miglioramento della prestazione fisica su atleti high level

S. Catanese, A. Causarano
G. D’urbano, R. Kindt


Argomenti in Medicina dello Sport
Studio sulla concentrazione delle poliamine e dello
stato ossidativo nel sangue di giovani atleti dopo supplementazione
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La parola al radiologo
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Anno 9 - Numero 3 - 2009
IL MEDICO SPORTIVO
Periodico di aggiornamento scientifico e
professionale

Valutazione degli effetti della applicazione TECAR® sul miglioramento della prestazione
fisica su atleti high level

S. Catanese*, A. Causarano**, G. D’urbano***, ****R. Kindt
*Medico sociale A.C.Siena, **Responsabile sanitario A.C.Siena, ***Preparatore atletico A.C.Siena
e coordinatore Centro di valutazione e programmazione dell’allenamento “Siena Bodytech”, ****Chinesiologo

Introduzione

Da sempre, sia in campo chirurgico, farmacologico che strumentale l’attività di ricerca in campo terapeutico persegue l’obbiettivo della massima efficacia con la minima invasività.
Soprattutto nel settore della terapia fisica questo ha portato allo sviluppo di una grande varietà di apparecchiature elettromedicali: sono diverse, infatti, le sorgenti di energia utilizzate e le interazioni fisico-biologiche che sono state e che vengono sfruttate.
La Tecar® è una tecnica fisioterapica del tutto innovativa: opera stimolando energia dall’interno dei tessuti, in modo da incrementare l’attivazione dei naturali processi riparativi ed antinfiammatori. L’idea di trasferire energia ai tessuti lesi a scopi terapeutici è comune ad altre terapie che si fondano sull’irradiazione di energia
Contrariamente a queste altre metodiche, basate sull’irradiamento di energia dall’esterno, la terapia con Tecar® genera energia endogena richiamando cariche elettriche nella zona da trattare. Ciò permette una forte stimolazione dei fisiologici meccanismi cellulari del corpo umano, agendo sull’incremento del microcircolo, della vasodilatazione e della temperatura endogena e riattivando la circolazione nella parte lesa.
Il tutto si traduce in una più rapida ed assolutamente naturale attivazione dei processi riparativi, con una subitanea riduzione del dolore, una maggiore rapidità d’intervento e una considerevole riduzione dei tempi di recupero attivo. Grazie alla modalità tecnica con cui viene trasferita l’energia, la Tecar® è caratterizzata da una curva di degrado dell’energia con un’alta risposta terapeutica nei tessuti profondi.



Meccanismo di funzionamento

La terapia con Tecar® avviene tramite l’utilizzo di un generatore a radiofrequenza, con potenza variabile, con un massimo di 300 w, che emette un segnale di circa 0,485 MHz (485.000 Hz). è il tessuto biologico stesso, tramite il contatto con lo strumento Tecar®, a fungere da condensatore, per raggiungere sia gli strati più esterni che quelli più profondi del tessuto biologico. Lo strumento Tecar opera in due diverse modalità, permettendo di agire su tutti i distretti corporei secondo esigenza:

• in modalità capacitiva, con elettrodi protetti ed isolati con vetro ceramica l’azione di recupero è mirata in particolar modo alle fasce muscolari.
• in modalità resistiva, ad elettrodi non isolati, lo stimolo è esercitato maggiormente in profondità e permette di intervenire soprattutto su tendini, articolazioni e tessuto osseo. Da sempre il mondo dello sport è il banco di prova più attendibile per tutte le tecnologie avanzate.
Le possibilità di applicazione in ambito sportivo sono dunque molteplici:

• Curativa e antidolorifica nelle situazioni patologiche
• Decontratturante e rilassante della muscolatura dopo uno sforzo
• Preparatoria e allenante prima dell’attività (nostro obbiettivo).

La sperimentazione scientifica condotta negli anni passati, e tuttora in corso, ha prodotto una serie di approfonditi studi sulla terapia con Tecar®, sulla casistica e sui risultati ottenuti nelle varie patologie di atleti di alto livello, permettendo la raccolta di un numerosi dati scientifici.
A livello fisiologico, l’aumento dell’energia endogena ha una serie di benefici effetti. In particolare si ottiene una riduzione del dolore e degli spasmi muscolari, un’accelerazione delle reazioni chimiche e metaboliche, ed un più rapido recupero della condizione di benessere.
Ne consegue l’eliminazione del dolore, effetto percepito dal paziente sin dalla prima seduta e che accresce l’efficacia di ogni successiva manovra volta al recupero funzionale dell’atleta. La terapia con Tecar® è in grado di trattare con efficacia e in tempi brevi le patologie riguardanti ginocchio, spalla, anca, caviglia, colonna vertebrale, mani e muscoli, ma non di meno le patologie dolorose infiammatorie osteoarticolari e muscolari quali l’artrosi, le lombalgie e le sciatalgie.
è importante sottolineare che non si producono effetti collaterali né surriscaldamento della cute. La terapia può quindi essere ripetuta anche più volte al giorno, a tutto vantaggio dei tempi di recupero motorio e di definitiva guarigione.

Effetti biologici

Il trasferimento per contatto capacitivo e resistivo è articolato su tre livelli: basso, medio e alto a seconda dei quali la risposta biologica sarà differenziata.
A basso livello si ha biostimolazione delle componenti cellulari: ne consegue trasformazione dell’ADP versus ATP con aumento del consumo di ossigeno e attivazione del microcircolo arterioso.
A medio livello si ha sempre effetto biostimolante ma anche un aumento della temperatura con conseguente vasodilatazione. Ad alto livello diminuisce la biostimolazione e si rende evidente l’effetto marcatamente endotermico.

Obiettivi

Presso il nostro centro di valutazione e programmazione Boditech abbiamo in uso il modello HCR 901 Tecar® della Unibell con la quale trattiamo tutti i nostri atleti.
Gli obbiettivi che intendiamo perseguire grazie anche a questa collaborazione sono confermare la validità e l’affidabilità della tecnica Tecar® applicata alle patologie per le quali è dedicata e ampliare il campo d’azione della stessa utilizzandola come strumento di supporto per la prestazione fisica, insieme alla macchina isocinetica Byodex, per una attenta valutazione del miglioramento della forza: il fine che dunque ci proponiamo è quello di creare un protocollo medico scientifico verificabile e riproponibile.

Materiali e metodi

Abbiamo perciò reclutato durante la parte finale della stagione agonistica 2008-09, 8 atleti appartenenti alla prima squadra e al settore giovanile dell’A.C. Siena

Abbiamo standardizzato un protocollo di lavoro poi applicato agli atleti, per valutare le modificazioni a livello muscolare della prestazione fisica, sfruttando le caratteristiche della Tecar® di incremento del microcircolo, vasodilatazione distrettuale e incremento della temperatura locale.
Protocollo così articolato:
• Somministrazione del suddetto programma applicativo sull’arto che presenta un coefficiente di forza minore rispetto al controlaterale previa valutazione dei valori di base.
• Somministrazione del protocollo“placebo” sull’arto più forte.

Come obiettivo della ricerca ci siamo posti l’idea di dimostrare che attraverso una seduta quotidiana del nostro protocollo Tecar® portato avanti per quindici giorni, la forza, a favore dell’arto trattato, rispetto al “placebo” avrebbe dovuto subire variazioni statisticamente significative.
Contemporaneamente, ci siamo posti come obbiettivo anche la valutazione della variazione dei valori ematochimici dal tempo 0 a dopo trattamento con nostro protocollo Tecar® mediante Test Mognoni su treadmill (corsa a 13,5 km/h per sei minuti) per la verifica dell’efficienza aerobica (testato in precedenza prima di iniziare la ricerca), con prelievo finale di lattato e dosaggio della CPK.
La valutazione dei parametri di prestazione muscolare è stata messa a punto attraverso l’utilizzo di una macchina isocinetica tipo leg extension modello Byodex (due serie per cinque ripetizioni a 60 deg/sec., per arto, intervallate da un recupero di 1’ 30” e due serie per otto ripetizioni a 300 deg/sec. per arto sempre intervallate dallo stesso recupero).

L’applicazione del protocollo Tecar® è stato portato avanti attraverso due fasi:
• 10 minuti di trattamento in modalità capacitiva
• 10 minuti di trattamento in modalità resistiva

Le fasi sono state eseguite sul muscolo quadricipite bilateralmente e sempre dallo stesso operatore mediante la tecnica del massaggio circolare.
Tutti gli atleti hanno preventivamente effettuato un adeguato riscaldamento con 10 minuti di treadmill alla velocità di 9 km/h e cinque minuti di cyclette a 55/60 rpm.

Risultati

Dai dati ottenuti si può osservare quanto segue: il miglioramento della forza dell’arto trattato con protocollo Tecar® è riconducibile, sia a velocità di 60 deg/sec. sia di 300 deg/sec., a valori medi di 16/18 watts nel parametro definito “Average Power” dal software, mentre non è stato possibile dare rilevanza statisticamente significativa agli altri valori di forza, soprattutto riguardante quella massima.

La variazione dei valori ematochimici dopo Test Mognoni e protocollo Tecar® ha evidenziato i seguenti risultati:
incremento medio, statisticamente significativo, dei parametri di CPK e Lattato di circa il 10% in senso assoluto rispetto ai valori di base; ma detto incremento risulta essere sensibilmente inferiore rispetto ai valori ottenuti sull’arto trattato con “placebo”.
Conclusioni
Dall’analisi dei dati fin qui ottenuti risulta evidente che l’applicazione del nostro protocollo Tecar® così articolato predispone ad un miglioramento delle qualità fisiche da noi prese in esame, grazie soprattutto alle caratteristiche intrinseche dell’apparecchio Tecar® da noi utilizzato.
Abbiamo da subito considerato questo lavoro come l’inizio di un percorso scientifico che attraverso l’acquisizione di maggiori informazioni ci permetta di approfondire ulteriormente la ricerca. ■

Bibliografia

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Bosco C et al., Japanese Journal of Physiology. 1996; 46:93-98
Bosco C, La valutazione della forza con il test di Bosco, Ed. SSS, Roma 1992
Tranquilli C, Bernabei G, Collana (a cura di), Vol. 1 Arto inferiore, Edizioni Minerva Medica 2005
Tranquilli C et al., Atti Congresso Movimento Umano e Ricerca Riabilitativa. Il cingolo scapolo-omerale e il cingolo pelvico, Roma 2003; pagg. 210-213
Tranquilli C et al., Atti XX Congresso Nazionale Associazione Nazionale Specialisti in Medicina dello Sport. Attività fisico-sportiva e montagna, Bormio 2004; pagg. 279-284

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