Laserterapia e rieducazione propriocettiva:
nuove prospettive nella riatletizzazione delle lesioni
distorsive dell'articolazione tibio-tarsica
D. Vittore, M. Nisi, L. Rotuno, M. Ranieri, D. Sinesia


ABSTRACT
XXI Congresso Internazionale di
Riabilitazione Sportiva e Traumatologia
S. Della Villa

Disciplina del doping e farmaci dopanti
P. Meli

La parola al radiologo
Ruolo della risonanza magnetica e dell'artro-rm nello
studio del conflitto interno postero-superiore della spalla

F. Di Pietto, M. Zappia, F. Ginolfi


Immunoflogosi e cronobiologia del processo
infiammatorio. Un nuovo approccio farmacologico
in traumatologia sportiva

C. Massullo

Le patologie articolari nell'ambulatorio
del medico di famiglia
a cura della Redazione

Artroscopia di gomito: indicazioni, controindicazioni,
complicanze e tecnica chirurgica

M. Borgni, E. Abello, M. Guelfi, F. Priano


Un sindaco e lo sport
E. Luna


I NOSTRI
INSERZIONISTI

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Anno 11 - Numero 3/4 - 2011
IL MEDICO SPORTIVO
Periodico di aggiornamento scientifico e
professionale


Le patologie articolari nell'ambulatorio
del medico di famiglia

A cura della Redazione

Negli ultimi anni, in campo medico specialistico è stato prestato un notevole interesse ai danni cartilaginei che possono dare luogo ad osteoartrosi, una patologia in incremento a causa dei fattori di rischio associati e dell'aumento delle aspettative di vita della popolazione.
Un aspetto interessante, tuttora non valutato e sul quale sono disponibili dati limitati, era quello della percezione di questa problematica da parte della Medicina Gene­rale.
In quest'ottica, è stata eseguita una rilevazione statistica, con l'obiettivo di analizzare l'epidemiologia e della patologia osteoartrosica e dei fattori di rischio ad essa correlati presso il Medico di Medicina Generale (MMG), nonché di valutare la conoscenza e la percezione dei medici riguardo l'uso e l'efficacia dei farmaci condroprotettori.
A questo scopo, sono stati arruolati 199 MMG, di cui 156 maschi e 43 femmine, di età media di 55,8 anni e distribuiti in 12 aree geografiche selezionate nell'intero territorio nazionale. L'arruolamento dei me­dici partecipanti al sondaggio è avvenuto tramite l'invio di un breve questionario che richiedeva, fra le altre informazioni, quale fosse l'area terapeutica di maggiore interesse fra cardiologia, pneumologia e muscolo scheletrica.

Risultati
La principale area di interesse è risultata quella cardiologica (58, 15%), seguita da quella muscoloscheletrica (36,37%) ed, infine, pneumologia (5,48%).
Considerando la totalità dei casi di patologie muscoloscheletriche valutati dai MMG nel periodo di rilevazione, dall'analisi dei dati è emerso che la maggior parte è riferibile a casi di danno o degenerazione della cartilagine articolare (65,5%) ed, in minor misura, di patologie tendinee o legamentose (29,8%).
Secondo questa rilevazione, il numero di pazienti con patologia artrosica visitati in un mese da ciascun medico, risulta superiore a 30 con l'eccezione di due aree in cui la percentuale è risultata lievemente inferiore. I pazienti con patologia tendinea/ legamentosa che si recano all'ambulatorio in un mese è risultato compreso fra 5 e 10 per la maggior parte delle aree; in tre aree la percentuale è risultata variare fra 10 e 20 pazienti, mentre solo in un caso è risultata superiore ai 20.
L'età dei pazienti variava tra i 40 e 60 anni per gli uomini, mentre per le donne è stata rilevata un'età superiore ai 60 anni in ben il 47% dei casi.
In tutte le aree incluse nella valutazione, la patologia muscoloscheletrica più frequente nei pazienti over 60 secondo i medici interpellati è l'osteoartrosi (68%); solamente in un'area è stata riscontrata una frequenza significativa di osteoporosi (32%).
Sempre in questi pazienti, le patologie concomitanti maggiormente riscontrate sono quelle a carattere cardiovascolare, con percentuali variabili dal 33% di Montichiari al 90% di Bari. L'obesità è risultata significativa in 6 aree di rilevazione (18-50%), mentre il diabete in 4 aree (25-33%).
Il grado di severità dell'artrosi è stato definito moderato dal 99% degli intervistati.
Le sedi anatomiche più frequentemente colpite da artrosi sono illustrate in figura 1.


Per quanto concerne il trattamento dell'osteoartrosi, l'opzione terapeutica preferita – e maggiormente supportata dal punto di vista del razionale medico-scientifico – dalla maggioranza dei MMG interpellati sembra essere la terapia con FANS/ COXIB; in 5 aree di rilevazione risulta addirittura l'unica opzione considerata dai medici. Gli schemi posologici utilizzati dai medici sono caratterizzati da una certa variabilità (es.: la durata del trattamento con FANS/ COXIB varia da 7 a 20 giorni). In 6 aree è stato riportato l'utilizzo di condroprotettori ed in 5 aree di terapia fisica. (Fig. 2)


In termini di informazione scientifica da parte dell'industria farmaceutica, i partecipanti alla rilevazione hanno riportato una chiara tendenza ad una informazione prevalente che riguarda i farmaci antinfiammatori (FANS/COXIB).
La terapia fisica è stata prescritta prevalentemente nei pazienti con artrosi generalizzata di grado lieve/moderato. In alcuni casi in pazienti con gonartrosi lieve/moderata, mentre in nessun caso in pazienti con coxartrosi.
In caso di pazienti la cui sintomatologia possa far sospettare una patologia artrosica di grado severo, lo specialista a cui inviare il paziente per un consulto è risultato l'ortopedico (66-100%), in qualche caso il fisiatra (8,5-35%) e, in soli 2 casi, il reumatologo (2,9-5%).
La valutazione diagnostica più utile in caso di artrosi è risultata l'esame radiografico (73%); in 4 casi è stata citata la risonanza magnetica (7-48%).
Il miglioramento della funzionalità motoria e la riduzione della sintomatologia dolorosa risultano essere i parametri di valutazione dell'efficacia del trattamento. Infine, l'Informatore Scientifico, seguito da Editoria cartacea ed elettronica risultano essere le metodiche preferite di informazione sulla patologia di interesse. ■