Laserterapia e rieducazione propriocettiva:
nuove prospettive nella riatletizzazione delle lesioni
distorsive dell'articolazione tibio-tarsica
D. Vittore, M. Nisi, L. Rotuno, M. Ranieri, D. Sinesia


ABSTRACT
XXI Congresso Internazionale di
Riabilitazione Sportiva e Traumatologia
S. Della Villa

Disciplina del doping e farmaci dopanti
P. Meli

La parola al radiologo
Ruolo della risonanza magnetica e dell'artro-rm nello
studio del conflitto interno postero-superiore della spalla

F. Di Pietto, M. Zappia, F. Ginolfi


Immunoflogosi e cronobiologia del processo
infiammatorio. Un nuovo approccio farmacologico
in traumatologia sportiva

C. Massullo

Le patologie articolari nell'ambulatorio
del medico di famiglia
a cura della Redazione

Artroscopia di gomito: indicazioni, controindicazioni,
complicanze e tecnica chirurgica

M. Borgni, E. Abello, M. Guelfi, F. Priano


Un sindaco e lo sport
E. Luna


I NOSTRI
INSERZIONISTI

Airtal

Arnica Compositum

Hymovis

Ligatender

Merilin

Pantopan

Prosound

Puressentiel

River Pharma

TransAct









Anno 11 - Numero 3/4 - 2011
IL MEDICO SPORTIVO
Periodico di aggiornamento scientifico e
professionale


Un sindaco e lo sport

E. Luna

Squilla il telefono nella portineria di Palazzo Marino.

"Prego, può salire. La faccio accompagnare"
Una ragazza in divisa mi scorta.
Dopo alcuni passi, si ferma e mi squadra:
"Preferisce salire in ascensore?"
"No, grazie"

Rispondo piccato
"C'è la faccio ancora"
e poi dico, fra me e me:
"Chi se la perde la salita dello scalone
d'onore di Palazzo Marino!"

Dovrei essere almeno un po' agitato. Ricevuto dal Sindaco e invece sono tranquillissimo. So di che pasta è fatto Giuliano.
Non mi mette in soggezione, è sempre cortese in modo naturale.
Un usciere si occupa del mio paltò e della mia borsa. Vengo introdotto, come di prassi quando si viene ricevuti da una persona importante, in una sala di attesa con al centro un lungo tavolo. Molto silenzio.
Eccolo il Sindaco. Un abbraccio affettuoso e siamo nel suo studio.
Cosa devo dirgli? Certo che ne ha fatta di strada da quando, sono passati quarant'anni, ci siamo conosciuti a Torino. Allora era impiegato di banca.

Da una sua frase mi scatta l'idea per parlargli di sport.
Ieri sera sono stato a vedere la pallacanestro. Si l'Armani.
Mi sono divertito

Ha gli occhi che sorridono Giuliano. Sono gli occhi di sua madre Margherita dalla quale ha ereditato la dolcezza del carattere.
Dal padre ha ereditato la passione per il diritto. Da entrambi il senso civico, la ribellione all'ingiustizia, la passione per il sociale.

Gli chiedo in modo provocatorio che tipo
di sport pratica adesso. Si mette a ridere
e si tocca l'addome un po' più convesso
degli anni in cui andava in bicicletta.
"Sai non è che abbia tantissimo tempo, per fare attività sportiva. In passato?
Beh la bicicletta è stato il mio grande amore. Un amore condiviso con Gianvittorio e Guido. Su e giù per Santa Margherita e prima a San Giorgio.
Ma non era solo il piacere di andare.
Quelle biciclette, forse ci sono ancora da qualche parte, ce le aggiustavamo, le modificavamo.
Quanti salti di catene, quante gomme riparate!

Continua a parlare delle biciclette.
Andava pure sullo Stelvio a vedere il giro.
E non è difficile pensare che vi sia un collegamento fra questa passione e lo sviluppo delle piste ciclabili per il quale Giuliano si è impegnato, nonostante le difficoltà di una città come Milano che ha l'unico vantaggio di essere sviluppata in piano, ma poi, per il resto, fra le rotaie dei tram ed altre difficoltà, ben poco si presta allo sviluppo di una rete completa.

E allora ci fermiamo al ciclismo.
Il Pisapia giovane?
Assolutamente no.
Però lasciami dire, per finire l'argomento, che io sono stato sempre un grande appassionato, ma i miei fratelli mi battevano. Pensa che uno di loro ha fatto in bici da Milano a Santa Margherita

Altro grande amore è stata la pallanuoto. Epiche partite sempre in Liguria, sempre a Santa Margherita contro le squadre di Nervi, Rapallo, Camogli. Noi avevamo un grandissimo portiere. Anche lì c'erano sempre i fratelli.

Sport duro la pallanuoto
Ah puoi ben dirlo, durissimo.
Ci vuole resistenza, tecnica e poi si prendono e si danno un sacco di botte

E il calcio? Io so che in famiglia qualcuno ha grande passione per il Napoli
Napoli. Napoli è l'unica città in cui vivrei se non abitassi a Milano

E bè. Tuo papà, il grande Professor
Giandomenico era napoletano.
Vorrà pur dire qualcosa
Si, è vero. Io mi sento un po' napoletano, ma, tornando al calcio, ho un po' di passione per l'Inter

Quì il naso gli si dovrebbe allungare.
Basta una piccola indagine familiare per venire a conoscenza del fatto che altro che un po' di passione. Giuliano è un tifoso sfegatato. Chissà che dolore se dovesse premiare i cugini con una qualche coppa in mano. Il calcio o meglio il tifo non è fatto certo per unire e non oso pensare ad un incontro fra un Sindaco ed un certo Presidente.
E per Milano?
L'assessore allo sport è bravissimo. Io ho scoperto che a Milano c'è una miriade di società sportive che fanno fatica ad andare avanti e che quindi proveremo ad aiutare. C'è tutta la problematica degli impianti, ma tu capisci che per me non è facile entrare nel dettaglio

Il tempo è tiranno ed io ho paura di sottrarlo ai suoi impegni ben più importanti e quindi chiudo il mio taccuino. Mi accompagna alla porta sempre con la sua aria gentile.

P.S: questa intervista è stata rilasciata al mattino. La sera dello stesso giorno Giuliano Pisapia ha presenziato, senza mai allontanarsi, ad un interminabile consiglio comunale. Gli si può perdonare di non fare attività sportiva? Credo proprio di si. ■