Giocare con il volano
…alle Olimpiadi: il Badminton

A. Gianfelici



Approccio semeiologico, strumentale e riabilitativo
al tennista con lesione
della cuffia dei rotatori

L. Pagano, R. Biondi

La parola al radiologo
Ossicalcificazioni intramuscolari circoscritte (OICPT) da traumi sportivi acuti

F. Rossi

La parola al radiologo
Il gomito del tennista

S. Dragoni, V. Candela

Trattamento della lesione
del legamento crociato anteriore (LCA) in giocatori
di basket con Ligatender

Ferdinando Priano

Trattamento della tendinopatia dell’achilleo con Ligatender, integratore alimentare
di micronutrienti essenziali

Umberto Zoppi

Tendinite cronica del tibiale posteriore negli sportivi: terapia fisica in confronto
al trattamento con un nuovo integratore di micronutrienti essenziali

Umberto Zoppi


Ruolo della terapia combinata in soggetti con compromissione del comparto articolare della caviglia e del tendine di Achille
Umberto Zoppi

XVIII Congresso Internazionale
di Riabilitazione Sportiva e Traumatologia

La cartilagine del ginocchio: strategie di cura nei pazienti sportivi dal trauma all’artrosi



Argomenti in Medicina dello Sport
Ruolo, funzione e responsabilità

M. Manara


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Anno 9 - Numero 1 - 2009
IL MEDICO SPORTIVO
Periodico di aggiornamento scientifico e
professionale

La cartilagine del ginocchio: strategie di cura
nei pazienti sportivi dal trauma all’artrosi

Il prossimo 25 e 26 Aprile 2009 si terrà a Bologna il XVIII Congresso Internazionale di Riabilitazione Sportiva e Traumatologia, organizzato dall’Education & Research Department Isokinetic. L’edizione di quest’anno sarà focalizzata su una superficie di pochi centimetri quadrati, che spesso compromette seriamente la qualità di vita di un enorme numero di pazienti: la cartilagine del ginocchio.
I disturbi cartilaginei del ginocchio sono effettivamente un problema molto comune ed alcuni studi epidemiologici danno una precisa idea del fenomeno:
• il 63% dei pazienti che hanno subito un trauma al ginocchio presenta lesioni cartilaginee;
• il 45% della popolazione over 45 presenta segni clinici e radiologici di gonartrosi.
Molti sono i dubbi che vengono riferiti dai pazienti; fra le domande più frequenti, su cui maggiormente si concentrano le aspettative, le più paradigmatiche sono certamente le seguenti: Un atleta professionista che ha avuto una grave lesione cartilaginea può tornare a giocare allo stesso livello? Una persona comune che ha una artrosi al ginocchio può ancora giocare a tennis?
Il lavoro del clinico è dare risposte a queste domande. Scopo del Congresso è quindi creare un momento di confronto su questi temi, ponendo al centro dell’attenzione il paziente e non chi lo cura. Compito dello specialista è conoscere le soluzioni diagnostiche, chirurgiche e riabilitative, per aiutarlo a raggiungere i suoi obiettivi, consigliarlo nelle scelta della strada più idonea e affiancarlo nel percorso di recupero per raggiungere il massimo risultato funzionale possibile. Un risultato che consiste, per l’atleta, nel rientro allo sport agonistico, e per la persona comune, nella ripresa della vita attiva.
Un comune denominatore per due esigenze diverse, che saranno affrontate separatamente nelle due giornate congressuali, attraverso una serie di relazioni che tratteranno in modo specifico il percorso di cura in rapporto ai diversi quadri della patologia cartilaginea del ginocchio.

“Potrò giocare ancora a livello professionistico?”
I temi legati a tale domanda saranno oggetto di approfondimento nel corso della prima giornata, Sabato 25 Aprile, in cui ci si concentrerà sulle nuove strategie di cura rivolte all’atleta, per tentare di dare risposta al quesito.
Per un atleta in attività, un infortunio al ginocchio è un evento traumatico, non soltanto dal punto di vista fisico, ma anche psicologico. Egli si chiede e chiede al medico cosa sarà del suo futuro, della stagione in corso, della sua carriera. In caso di lesioni ai legamenti e ai menischi il suo approccio è ormai diventato fiducioso: tanti suoi colleghi sono rientrati con successo negli ultimi anni e questo lo tranquillizza. Ma se la lesione colpisce la cartilagine questa fiducia viene meno e gli tornano alla mente i tanti campioni che hanno dovuto interrompere la loro carriera.
L'evoluzione della farmacologia, delle biotecnologie, delle tecniche chirurgiche e delle metodologie riabilitative, permette oggi di scegliere tra uno spettro di soluzioni molto ampie. La strada può essere conservativa o chirurgica, può richiedere uno o più interventi, per cui è ormai decisivo conoscere tutte le opzioni che sono a disposizione. Il paziente spesso è confuso, naviga su Internet, ascolta tutte le voci possibili e solo se si ha una perfetta conoscenza delle opzioni è possibile guidarlo nel trovare la soluzione migliore per lui. Conoscere in profondità la materia fa sicuramente la differenza.
La viscosupplementazione si è sviluppata con nuovi farmaci a diverso peso molecolare e dosaggio, i fattori di crescita sono oggetto di studio e sembrano avere risultati incoraggianti.
La chirurgia offre uno spettro di soluzioni innovative. AI trapianto di condrociti si è affiancato I'uso di scaffold bio-mimetici e di cellule staminali.
La riabilitazione, oltre a rappresentare un importante contributo quando si sceglie un trattamento conservativo, si sta rapidamente adeguando alle novità chirurgiche per ciò che riguarda i trattamenti post-operatori. Un maggiore e più preciso impiego della riabilitazione in acqua, le nuove tecniche di riabilitazione neuromuscolare, l'utilizzo del campo sportivo come sede riabilitativa, sono alcuni degli spunti più innovativi.
Le relazioni prenderanno in esame le diverse opzioni chirurgiche ed i corrispondenti protocolli di riabilitazione. (figura 1)
Verranno inoltre approfonditi i temi che riguardano il ritorno allo sport. (figura 2)

“Potrò continuare a giocare a tennis?”
Nel corso della giornata di domenica 26 Aprile, verranno prese in considerazione le strategie di prevenzione e cura per l’artrosi, in risposta alla seconda domanda, posta dalla persona comune.
Giocare a tennis è ovviamente solo un esempio. Oggi la maggior parte dei pazienti, indipendentemente dall’età, vuole vivere una vita attiva e di movimento. Continuare a praticare il proprio sport preferito, potersi semplicemente muovere senza limitazioni, sono richieste che hanno come comune denominatore la ricerca della migliore qualità di vita possibile.
La gonartrosi è una patologia degenerativa e ingravescente, un processo nel quale familiarità, traumi e stati flogistici concorrono in varia maniera ad aggravare negli anni un quadro di progressiva e fisiologica diminuzione della cartilagine (condropenia). Esercizi, terapie fisiche, trattamenti farmacologici e nuove abitudini di vita sembrano fornire una serie di soluzioni efficaci per controllare I'evoluzione della malattia e provare a stare sempre un passo avanti ad essa.
Durante la giornata, sarà inoltre affrontato il tema riguardante protesi e sport. Pochi anni fa accostare queste due parole, protesi e sport, sembrava una follia. Oggi è la realtà. Da questo punto di vista, le aziende produttrici hanno fatto enormi passi avanti e sviluppato nuove tecnologie.
A fianco delle tradizionali protesi totali, sono nate soluzioni monocompartimentali e protesi di rivestimento, che consentono procedure chirurgiche mininvasive.
Anche I'integrazione osso-protesi è sempre più oggetto di studio e oggi esistono sui mercato bio protesi che facilitano il processo di osteo-integrazione.
Tutto questo va incontro alle esigenze dei pazienti ed impone agli operatori un approfondimento del percorso che può condurre il malato dalla sala operatoria al recupero attivo.
Oggi il recupero funzionale di un protesizzato diventa quindi una nuova sfida verso traguardi che vanno ben oltre quelli a cui eravamo abituati.
Le sessioni della domenica mattina saranno focalizzate sull’evoluzione artrosica e sui sistemi per contrastarla. (figura 3)
Il programma di domenica pomeriggio proseguirà prendendo in esame le diverse soluzioni protesiche e i nuovi orizzonti della riabilitazione.
(figura 4)






Attività congressuali
L'edizione 2009 è particolarmente ricca e variegata nella sua offerta e il programma è stato studiato proprio per permettere di scegliere con attenzione tra le diverse possibilità.
Le sessioni plenarie rappresentano la struttura di base del Congresso. Sono state organizzate per presentare in rapida successione una relazione su uno specifico intervento chirurgico ed una sulla relativa riabilitazione. I relatori presenti sono stati invitati per la grande esperienza maturata sul tema proposto.
Le sessioni di comunicazioni libere sono state previste per dare spazio ad altri colleghi che desiderano presentare le loro ricerche e le loro esperienze su particolari patologie e su nuove metodiche di trattamento e di cura.
I workshops nuove tecnologie sono momenti di incontro nei quali le aziende presentano in modo scientifico, e al tempo stesso pratico, i loro nuovi prodotti. Si tratta di importanti occasioni di confronto ed aggiornamento tra le aziende e gli operatori.
Le sessioni poster consentono di riportare in modo sintetico ed efficace esperienze specifiche e rappresentano spesso la fonte di nuovi stimoli e idee che provengono da giovani e brillanti colleghi.
L'area espositiva consente di prendere visione delle più importanti offerte che la scienza medico-riabilitativa offre nel nostro settore, in campo tecnologico, farmaceutico, ortesico ed editoriale.
Il workshop FIFA rappresenta un'occasione unica per approfondire tutte le tematiche inerenti la prevenzione degli infortuni nel calcio. Nel 1994 la Commissione Medica della FIFA ha appositamente sviluppato il progetto di ricerca scientifica F-MARC (Medical Assessment and Research Centre) che sarà presentato durante il workshop.

Workshop FIFA
La prevenzione degli infortuni nel calcio

Il calcio è lo sport più popolare al mondo, con più di 250 milioni tra giocatori, allenatori e arbitri.
L'aumento continuo di giocatori comporta un aumento degli infortuni, una diminuzione del tempo giocato e un conseguente incremento dei costi dei trattamenti medici. Ciò dimostra la necessità di un programma di prevenzione degli infortuni.
La Fédération Internationale de Football Association (FIFA) è una associazione governata dalla legge Svizzera, fondata nel 1904 e con sede a Zurigo. È costituita da 208 membri associati e il suo obiettivo, inserito nel suo statuto, è il costante miglioramento del gioco del calcio. La FIFA comprende 280 associati da oltre 30 nazioni.
Il programma di prevenzione F-MARC (Medical Assessment and Research Centre) è stato istituito nel 1994 dalla Commissione Medica della FIFA per studiare I'eziologia e I'epidemiologia degli infortuni nel calcio. Il Presidente di F-MARC è il Professor Jiri Dvorak.

La filosofia di F-MARC differisce dagli altri gruppi: "...mentre I'obiettivo di molti scienziati che si occupano di sport è quello di migliorare la performance, noi abbiamo deciso di focalizzare la nostra attenzione sulla prevenzione degli infortuni e sulla promozione del concetto del calcio come attività per il tempo libero che migliora la salute".
Le attività principali di F-MARC sono rivolte a determinare le cause e la frequenza degli infortuni, valutare i fattori di rischio per gli infortuni e sviluppare programmi di prevenzione. Questo progetto globale richiede un gruppo di lavoro motivato, ricercatori esperti che sostengano lo sviluppo degli aspetti del programma. I progetti di ricerca interdisciplinari condotti da F-MARC sono svolti in collaborazione con altri gruppi di ricerca internazionali.
Il programma di prevenzione è stato sviluppato seguendo le raccomandazioni della letteratura scientifica riguardo i fattori di rischio e la prevenzione degli infortuni nel calcio. Gli interventi sono stati localizzati sulla struttura e sui contenuti degli allenamenti, supervisionando gli allenatori e gli atleti. Tale programma include interventi generali quali il miglioramento delle fasi di riscaldamento e di defaticamento, il bendaggio per instabilità di caviglia e la promozione di un adeguato atteggiamento di fair play, come lo specifico "F-MARC 11". Il programma di prevenzione "The 11" è stato sviluppato per migliorare la stabilità di caviglia e ginocchio, la flessibilità e la forza del tronco, delle anche, degli arti inferiori e il miglioramento della coordinazione, della velocità e della resistenza.

 

Jiri Dvorak. Presidente del Centro
Ricerche F-MARC della FIFA




Ricerca e formazione
globale: un momento di approfondimento
a dimensione internazionale

L'Education and Research Department è il cuore culturale dell'attività scientifica del Gruppo Medico Isokinetic, che coordina l'attività culturale finalizzata alla ricerca, alla conoscenza e alla formazione del personale. In tale ottica, gestisce i collegamenti con il mondo accademico nazionale ed internazionale, per apprendere le novità provenienti dalla ricerca di base e presentare i dati dell'esperienza Isokinetic. Un'attività che, proprio per questo, si contestualizza in uno scenario internazionale. Il Congresso di Riabilitazione Sportiva e traumatologia traduce questa impostazione, ed ha l’obiettivo di portare nell'assise i contributi dei più affermati ricercatori mondiali. Un lavoro incessante, che rende il congresso annuale del Gruppo Medico Isokinetic parte integrante dello sviluppo della riabilitazione sportiva in Italia e nel mondo.
L'Education & Research Department nasce nel 2001 per rispondere alle esigenze formative, di aggiornamento, di indagine e divulgazione scientifica del Gruppo Medico Isokinetic. La possibilità di studiare migliaia di nuovi pazienti ogni anno presso le diverse sedi lsokinetic, consente all'Education & Research Department di avere a disposizione un importante patrimonio di dati e di osservazioni in ambito di riabilitazione sportiva e di traumatologia.
Gran parte dell'attività dell'Education & Research Department comprende quindi I'organizzazione di eventi culturali locali, regionali e nazionali, che culminano con il congresso annuale, che coinvolge numerosi addetti ai lavori provenienti dall’Italia e da diversi Paesi non solo europei. Dal 2001, il congresso è stato aperto alle comunicazioni libere, che arricchiscono ulteriormente il programma e contribuiscono a fare del Congresso di Riabilitazione Sportiva e Traumatologia uno degli appuntamenti annuali più importanti in Europa. Tale patrimonio viene elaborato e divulgato attraverso le presentazioni ai congressi, l'attività didattica e le pubblicazioni sulla stampa specializzata e non. I collegamenti con varie Università e Istituti di Ricerca consentono all'Education & Research Department di essere continuamente aggiornato in tema di riabilitazione sportiva ed argomenti collegati. Ciò costituisce il presupposto che permette di proporre iniziative culturali caratterizzate dal rilevante impatto in termini di novità. ■

 

Contributi internazionali 2009

Michael J. Axe (USA)
Ortopedico. Clinical professor presso il dipartimento di riabilitazione dell’Università del Delaware, Newark.

J. José González Iturri (E)

Presidente della Federación Española de Medicina del Deporte (FEMEDE). Presidente del Grupo Latino y Mediterráneo de Medicina del Deporte (GLLMS).

Karen Hambly (GB)
Responsabile della commissione riabilitazione della International Cartilage Repair Society (ICRS). Senior Lecturer al Department of Health and Human Sciences della London Metropolitan University.

Jeff G. Konin (USA)
Professore associato presso iI Department of Orthopaedics & Sports Medicine.Direttore Sports Medicine & Athletic Related Trauma (SMART) Institute, College of Medicine, University of South Florida.

Bert R. Mandelbaum (USA)
Ortopedico. Santa Monica Orthopaedic and Sports Medicine Group. Presidente della International Cartilage Repair Society (ICRS). Medico della nazionale di calcio USA.

Kai Mithoefer (USA)
Ortopedico. Direttore del Center for Cartilage Restoration Harvard Vanguard Orthopedics and Sports Medicine di Boston.

Pierre Luis Puig (F)
Fisiatra e Medico dello Sport. Direttore del Centre Européen de Rééducation du Sportif di Capbréton. Membro della equipe di ricerca dell’Università di Montreal.Canada.

Holly J. Silvers (USA)
Direttrice della ricerca dell'US Soccer Federation e del Santa Monica Orthopaedic Group. Los Angeles.

Lynn Snyder-Mackler (USA)
Professore di Fisioterapia. Direttore del programma di Biomeccanica e Scienza del Movimento Università del Delaware, Newark.

Peter Verdonk (B)
Ortopedico. Membro dello staff di Chirurgia del ginocchio e traumatologia sportiva del Department of Orthopaedic Surgery Ghent University Hospital.

 


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