Tendinopatie di spalla
di sportivi: nuove opportunità terapeutiche
R. Romeo


Studio multicentrico italiano sull’impiego di Hyalograft® C, la prima cartilagine
ingegnerizzata utilizzata nel trattamento delle lesioni cartilaginee
M. Marcacci


L’informatore congressuale


Live Surgery Course:
la caviglia nel basket
T. Vola


La parola al radiologo.
La radiologia
e lo sport della bicicletta
C. Faletti


Top Seminars in Artroscopia: La patologia degenerativa articolare
Il trattamento farmacologico
nella patologia articolare del ginocchioA cura della Redazione


Il rischio tromboembolico
nella chirurgia degli arti
e i relativi aspetti
medico-legali


Sesso, Sessualità e Sport:
piaceri e doveri dell’attività fisica
M. I. Sturla


ECM & FAD - Botta & Risposta
T. Vola


I NOSTRI
INSERZIONISTI
 
Dicloreum
 
Eutend
 
Fastum gel
 
Igea One
 
Muscoril
 
Salinum
 
Spinomed
 
Sustenium Plus
 
Ubimaior
 









 

 

Anno 5 - Numero 3 - 2005
IL MEDICO SPORTIVO
Periodico di aggiornamento scientifico e
professionale


LA PAROLA AL RADIOLOGO. LA RADIOLOGIA E LO SPORT DELLA BICICLETTA
C. Faletti

A cura della sezione Radiologia muscolo-scheletrica della SIRM (Società Italiana Radiologia Medica)

Tra gli ambiti di impegno scientifico da parte della Sezione di “Radiologia muscolo-scheletrica” della S.I.R.M. (Società Italiana di Radiologia Medica) la Medicina dello sport occupa una posizione di primo piano. Il numero crescente dei praticanti attività sportive, particolarmente amatoriali, e la sempre maggiore spinta verso prestazioni a maggiore performance ha nel tempo condizionato l’incremento degli episodi di lesione da sport. Al tempo stesso, il Medico dello sport ha sviluppato l’esigenza di una diagnostica strumentale che gli consente una conferma diagnostica sempre più tempestiva, un monitoraggio affidabile della lesione, ed anche un riscontro oggettivo ai fini medico-legali. Tutto ciò ha generato dapprima l’interesse e poi l’impegno culturale della Radiologia muscolo-scheletrica per la Patologia da sport. Il Radiologo “dedicato” alla Medicina dello sport deve conoscere la correlazione tra tipo di danno e gesto atletico o specialità sportiva, i tempi di recupero della lesione, le influenze della terapia, affinché il dialogo professionale con il Medico dello sport, con l’Ortopedico, con il Fisiatra o con il Reumatologo siano i più utili per la salute del paziente-sportivo.
La finalità dell’inserto “La parola al Radiologo” è quindi duplice: la prima è quella di intensificare il dialogo tra gli Specialisti del settore, mirando ad un “linguaggio” sempre più comune ed a una coerenza sempre maggiore tra domanda e offerta diagnostica; la seconda finalità è quella di fornire ai Radiologi un riferimento per la trattazione “esperta” di problemi inconsueti o anche di tutti i giorni nella Medicina dello sport, in un ottimale contesto plurispecialistico, quale quello offerto dalla rivista “il Medico Sportivo”.
Prof. Giacomo Garlaschi
Presidente Sezione
“Radiologia muscolo-scheletrica”
S.I.R.M.

La radiologia
e lo sport della bicicletta
Carlo Faletti
Direttore Dipartimento per Immagini A.S.O C.T.O - C.R.F - M. Adelaide
Consulente Istituto di Medicina dello Sport, Torino

Torna al top

Lo sport della bicicletta, vera tradizione italiana, ha avuto negli ultimi anni un notevole incremento di praticanti sia a livello professionistico che amatoriale. Parimenti si sono incrementate le prestazioni grazie anche ad una vera e propria “gara” per migliorare le caratteristiche tecniche e i materiali della componentistica della bicicletta sia da strada che da fuoristrada e le performance atletiche.
D’altro canto una non sempre accorta politica di identificazione dei percorsi e delle regole per l’esercizio di tale attività, unitamente ad una scarsa programmazione educativa dei praticanti, ha avuto come risultato pratico un incremento sia della patologia traumatica che di quella da overuse. Nel periodo di maggior frequentazione di questo sport nella nostra regione fra aprile e ottobre 2004 la media di ciclisti affluiti presso il nostro Trauma Center di riferimento regionale è stato di 1,5 pazienti al giorno, dimostrando come le lesioni traumatiche siano frequenti e spesso gravi. In questo campo la “Radiologia” o meglio la “Diagnostica per Immagini” svolge un ruolo importante nell’identificare sede ed entità della lesione. L’esame radiologico è sicuramente la prima indagine che solitamente è in grado di completare l’iter diagnostico quando siamo di fronte alle più comuni alterazioni traumatiche scheletriche quali la clavicola, il femore e il bacino, la spalla e il polso. (fig. 1)
Solo talvolta è necessario, di fronte a lesioni più complesse come una frattura del bacino, ricorrere ad un esame più complesso quale la TC spirale con ricostruzioni 3D per fornire all’ortopedico tutte le informazioni utili per una pianificazione operatoria. (fig. 2)
Più raramente, specie in casi di negatività radiologica e persistendo la sintomatologia dolorosa e l’impotenza funzionale (pensiamo ad esempio alla specialità delle corse di mountain bike), si può completare l’iter diagnostico con l’esecuzione di un esame RM in grado di evidenziare fratture occulte come nella spalla e nel polso. (fig. 3)
Nelle lesioni da overuse quanto scritto da F. Conconi e R. Gregor nel testo “Road Cycling” rappresenta una puntuale codificazione identificando, negli eventi cronici non controllati, da sovraccarico con episodi di microtraumatismo ripetuto, la definizione di questa patologia e giustificando il loro insorgere nel sovraffaticamento del gesto specie in salita con rapporti eccessivi e nel non corretto rapporto fra mezzo meccanico e posizionamento del ciclista su di esso. Le quattro componenti del corpo umano coinvolte nella patologia da overuse sono: tendini, borse sierose, nervi e segmenti osteoarticolari. Le patologie di più frequente riscontro e che possono essere studiate con l’imaging sono le seguenti:

• Cervicalgia
• Dolore al gomito
• Neuropatia del nervo ulnare
• Sindrome del tunnel carpale
• Low back pain
• Condromalacia rotulea
• Tendinite del rotuleo
• Tendinite del quadricipite
• Tendinite della zampa d’oca
• Sindrome della bendeletta

ileo-tibiale
• Sindrome dei flessori
a livello ischiatico
• Tendinite del tibiale anteriore
• Tendinite dell’Achilleo
• Fascite plantare

Torna al top

L’esame radiografico è sicuramente l’indagine di base utile nell’identificare sia la morfologia del segmento scheletrico interessato che la correttezza dei rapporti articolari, ma sono le altre modalità di indagine, che devono intervenire per meglio codificare la patologia. Fra queste, sicuramente un ruolo importante viene ricoperto dall’ecografia, indagine estremamente utile ad esempio nello studio delle alterazioni del nervo mediano a livello del tunnel carpale (fig. 4) o nella valutazione tendinea per dimostrare il grado di flogosi o di degenerazione della struttura stessa. Grazie alla diffusione e alla progressiva codificazione dei parametri esecutivi la, RM rappresenta sempre di più una indagine di alta sensibilità e specificità sia per la sua intrinseca sensibilità nella valutazione delle modificazioni tissutali come ad esempio nello studio della componente flogistica e degenerativa dei tendini (fig. 5) sia per la panoramicità che consente una valutazione complessiva estesa sia ai tessuti molli che alla componente scheletrica. (fig. 6)
Non va dimenticato, infine, come ad esempio in un quadro di low back pain lombare la RM possa identificare, ad esempio, la presenza di una flogosi articolare interapofisaria responsabile di una sindrome sciatalgia. (fig. 7)
In conclusione, la diagnostica per immagini svolge, unitamente ad altre specialità, un ruolo molto importante nella valutazione delle alterazioni patologiche collegate con questa attività sportiva sia nella sua componente traumatica, peraltro non dissimile da quella di altre specialità, ma soprattutto nella componente da overuse, veramente specifica di questo sport, di non facile codificazione clinica nella sede ed entità lesiva, elementi utili per la correzione delle cause e nel trattamento delle stesse. Appare quindi ribadito l‘ormai consolidato rapporto che deve collegare il Radiologo con gli atri specialisti del settore per una corretta “gestione” dell’utente di questo affascinante sport.

Figura 1. Frattura scomposta del terzo medio della clavicola

Torna al top

Figura 2. Immagine TC 3D in frattura scomposta dell’emibacino


Figura 3. Rx ed RM di frattura occulta del capo distale del radio


Figura 4. Ecografia del nervo mediano, di dimensioni aumentate e aspetto lievemente disomogeneo per flogosi da compressione

Torna al top

Figura 5. RM sagittale del ginocchio. Iperintensità tendinosica dell’inserzione polare del tendine rotuleo

Figura 6. RM assiale con dimostrazione di entesopatia acuta dell’inserzione rotulea del tendine quadricipitale con interessamento edematoso
della componente scheletrica della rotula


Figura 7. RM assiale con visualizzazione di reazione pseudocistica articolare interapofisaria di tipo flogistico, responsabile di un fenomeno compressivo
sulla cauda


Torna al top

Bibliografia essenziale
The cycling consumer of the new millennium. Gluskin E. et al. 2000
Effects of a Carbohydrate-Protein beverage on cycling endurance and muscle damage Saunders M.J. et al. - Medicine and Science in Sports and Exercise - 2004
Children and bicycles: what is really happening? Studies of fatal and non-fatal bicycle injury. Acton CHC et. al. - Inj Prev. 1995
Bicycle injuries: road trauma is not the only concern. Jacobson GA et al. - Aust NZ J Public Health - 1998
Medical problems in road cycling
Gregor R.J. - Conconi F. - Handbook of Sports Medicine and Science : Road Cycling
Mountain Biking Injuries - An update
Kronisch R.L. - Pfeiffer R.P. - Sport Med. 2002
Kinematics of cycling in relation to anterior knee pain and patellar tendinitis.
Bailey M.P.,Maillardet F.J. et al.
Journal of Sports Sciences 2003
Mountain biking injuries: an update
Kronisch R.L., Pfeiffer R.P.
Sports Medicine 2002

Torna al top