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Anno 5 - Numero 3 - 2005
IL MEDICO SPORTIVO
Periodico di aggiornamento scientifico e
professionale


ECM & FAD
BOTTA & RISPOSTA

A cura di Tiziana Vola

Il programma ECM (Educazione Continua in Medicina) è al suo terzo anno di vita, essendo iniziato il 1° gennaio 2002, con la fase sperimentale.
Pensiamo che sia un periodo congruo per valutarne la performance, in termini di efficacia, di aggiornamento professionale e scientifico e di organizzazione.

Abbiamo quindi posto alcune domande, dieci per l’esattezza, ad alcuni professionisti operanti nel settore, suddividendoli per categoria, ovvero
organizzatori
aziende sponsor
formatori


Le domande sono le medesime per tutte e tre le categorie, e sono

1 Sono trascorsi 3 anni dall’avvio dell’ECM, quali sono le Sue considerazioni in merito, in linea generale?

2 Lei nella fase di progettazione (o di scelta di sponsorizzazione, nel caso di sponsor) di un evento ECM quali obiettivi si prefigge principalmente?

3 Come pensa ci si possa distinguere in un clima di affollamento di eventi ECM?

4 Da un punto di vista operativo come giudica la gestione del processo di accreditamento di un evento ECM?

• In modo positivo
• In modo negativo
• Non saprei
• Preferisco non rispondere

5 A breve dovrebbe prendere il via la cosiddetta Formazione A Distanza (FAD). Un Suo parere in proposito?

6 Calandosi nei panni di un discente quali pensa possano essere eventualmente i vantaggi della FAD rispetto la formazione residenziale?

7 E come “progettatore” di eventi?

8 Libri, cd rom, web, tv satellitare: la tecnologia al servizio della FAD. Lei cosa privilegerà e perché.

9 A quale animale assocerebbe l’attuale “sistema ECM”?
10 E per la FAD?

Formatori
Felice Ribaldone
Presidente Ordine dei Farmacisti
di Genova, Membro Commissione ECM
presso il Ministero della Salute
per i Farmacisti


1. Dopo tre anni di ECM bisogna fare un bilancio severo e corretto della formazione sanitaria effettuata e bisogna trarre delle conclusioni sul progetto e sulle strategie formative intraprese. Dopo tre anni di formazione ministeriale centralizzata e di metodica formativa residenziale si deve entrare in una fase di approfondimento e di valutazione dell'efficacia formativa nel comparto sanitario vedendone i vantaggi, se ci sono stati, sulla salute del cittadino. Basta con la raccolta dei crediti senza finalizzazione progettuale, basta con l'affarismo convegnistico, basta con la burocrazia ottusa e penalizzante, basta con le valutazioni discutibili. Insomma basta con questo modo di fare formazione. Il progetto era partito con ben altre premesse: doveva coinvolgere il Ministero della Salute, le Regioni (per ora quasi tutte assenti o discordanti tra loro) e gli Ordini e Collegi dotati delle anagrafi dei sanitari. Doveva passare dopo una fase di ECM residenziale a fasi di Formazione a Distanza con utilizzo delle tecnologie adeguate, a fasi di Formazione sul campo importanti nel caso clinico al letto del malato, a obiettivi differenziati per le diverse categorie sanitarie. Se nelle prossime settimane non si troverà il modo di completare il progetto anche solo in forme sperimentali si saranno buttati tre anni di lavoro, di spese materiali e culturali e bisognerà cambiare le regole della formazione senza dimenticare quanto fatto finora nel bene e nel male.

2. Obiettivi formativi professionalizzanti categoria per categoria. ecm non è informazione, ma miglioramento della cultura del sanitario in trasferimento nell'operare quotidiano sul cittadino malato. Per un farmacista almeno l’80% dei crediti dovrà vertere su temi pratici di farmacologia, fitoterapia, tecnologia farmaceutica, legislazione, deontologia ed etica professionale, farmacovigilanza, farmacoeconomia ecc.

3. Solo producendo eventi di livello,di qualità e di reale interesse con grande attenzione alla didattica formativa rivolta a laureati carenti in alcuni campi (ad es. i nuovi principi attivi usciti sul mercato), ma esperti di attività professionale. In più l'offerta formativa deve essere ampia per tutte le scelte, abbastanza completa per tutte le esigenze, corretta per tutte le tasche, asettica per le sponsorizzazioni anche commerciali.

4. In modo negativo, in quanto bisogna passare dalla fase dell'accreditamento degli eventi alla fase più seria ed utile dell'accreditamento dei Provider.

5. Deve partire la FAD in quanto alcune categorie sono nella materiale impossibilità di fare ECM con 40 crediti per il 2005 e 50 per il 2006.

6. La FAD permette di fare ECM quando si vuole, dove si vuole (casa, ufficio, farmacia), con chi si vuole e le tecnologie volendole sfruttare possono permettere di effettuare anche una corretta verifica dell'apprendimento.

7. Non tutti i Provider potranno fare FAD, dovranno operare delle scelte, formare delle Associazioni, unire contenuti (Università), tecnologie, organizzazioni, risorse economiche ed umane con stimoli per aggregazioni tra pubblico e privato molto valide ed interessanti. È chiaro che tutti questi processi dovranno non solo essere regolamentati, ma controllati ed anche sanzionati in caso di errati o scorretti comportamenti.

8. Web, perchè internet è il futuro e verso queste forme pur nella loro varietà bisognerà andare senza dimenticare mezzi più datati ma sempre validi, come un libro, una rivista o una pubblicazione.

9. Mulo perché testardo e non torna indietro.

10. FAD la cicogna perchè nel dettato popolare porta i bambini e la FAD è un neonato di cui abbiamo bisogno.Massimo Manara

Medico dello Sport
Responsabile Staff Sanitario
Parma Calcio

1. Sicuramente vi è la necessità di migliorare la qualità degli incontri e la possibilità che anche i relatori possano ricevere i punti come i partecipanti.

2. L’aggiornamento continuo per il miglioramento delle proprie conoscenze.

3. Dalla qualità dei relatori e degli argomenti.

4. Non saprei.

5. Necessaria e fondamentale.

6. Avendo partecipato ad un corso sperimentale avrei diverse cose da sottolineare, ma sicuramente la comodità di aggiornarsi in tempo reale in qualsiasi parte del mondo.

7. Non saprei.

8. Cd-rom e web.

9. Dinosauro.

10. Uccello.Ferdinando Priano

Medico Chirurgo
Spec. Ortopedia e Traumatologia
e Medicina dello Sport
Past President S.I.A.

Società Italiana di Artroscopia
1. In linea di massima il progetto ECM ha portato nel mondo della sanità italiana un rinnovante stimolo alla partecipazione ad eventi formativi e forse anche delle regole nell’organizzazione della formazione di cui da tempo si sentiva la necessità.

2. Sostanzialmente la qualità dell’organizzazione e l’impostazione degli argomenti trattati.

3. Il progetto innovativo si distingue sempre da quello compilativo; ma per stimolare l’attenzione è necessaria la qualità del prodotto.

4. In modo positivo, pur con alcune disfunzioni dovute alla fase organizzativa.

5. Un buono strumento di insegnamento che però funzionerà solo per i discenti “attenti” all’apprendimento delle nozioni.

6. I vantaggi sono troppo evidenti per parlarne. Si deve considerare chi vuol utilizzare la
FAD a solo scopo certificativo o chi voglia veramente apprendere dal “sistema”.

7. La qualità dell’evento sta solamente nella qualità dei partner organizzativi.

8. Non credo si debba privilegiare un modo per acculturarsi. Va bene tutto e… più ce ne sono meglio è.

9. Un ippopotamo, bocca grossa, grande fame però rende ricco di alimenti l’ambiente nel quale vive.

10. Un pappagallo (lo sentono tutti ma non tutti lo ascoltano).SPONSOR
Luca Bonacquisti

Product Manager Marketing
Eli Lilly

1. Credo che la domanda che si fanno un po’ tutti, operatori del comparto industriale, medici e amministratori sanitari sul cosa ne sarà dell’ ECM stesso alla fine dei primi 5 anni sia una risposta esaudiente. La mancanza assoluta di certezze sul modo di registrazione dell’avvenuta certificazione e l’assenza di un controllo centrale (tanto sbandierato) ad ogni evento ha originato un’immagine dell’ECM come un processo di “raccolta fondi”.

2. Gli argomenti trattati devono essere coerenti e congrui con il brand.

3. Assicurare la serietà: controllo e verifiche strette. Potrebbe essere interessante collegare all’evento ECM delle verifiche applicative degli argomenti trattati durante i corsi: un sorta di post – test contingente.

4. In modo negativo.

5. Sicuramente un’opportunità sia per i costi, inferiori rispetto ai canonici corsi, che per la numerosità.
Fondamentale strutturare i corsi in modo da non rendere possibile l’applicazione dei… “bignamini”.

6. Avere l’opportunità di poter interagire con un singolo nel momento e per il tempo che vuole.

7. Bisognerà sentirsi pionieri. Bisognerà avere la volontà di riuscire e un minimo di conoscenze informatiche. Chi è non si sente tutto ciò? Il progettatore potrà avere un forte impulso emotivo.

8. Web. L’on-line è l’unica via per avere la contemporaneità dell’azione e la riservatezza del rapporto. Ritenendo fondamentale evitare la propagazione delle “soluzioni”, l’on-line rimane l’unica strada percorribile per il FAD.
Dall’esperienza diretta effettuata ho potuto notare che ha un’ottima presa anche su chi ascolta e fruisce del servizio.

9. Millepiedi (lungo e parassita).

10. La pecora Dolly (un futuro da plasmare).Riccardo Cerbai
Marketing

Dompé Biotech

1. Oggi che la macchina è a regime e le regole sono ormai chiare, rimane difficile per un’azienda fornire vantaggio competitivo e quindi farsi preferire sulle altre: tutti erogano servizi con ECM per cui siamo tornati allo status quo. Dal punto di vista formativo, per aziende come la nostra che ha sempre privilegiato l’aspetto scientifico, non è cambiato molto: viceversa aziende con propensione eccessivamente commerciale saranno state costrette ad allinearsi e quindi avranno contribuito alla crescita della componente educativa. Sulla modalità con cui vengono redatti i questionari di valutazione a fine evento, mi sembra manchi un po’ di serietà: sembra di tornare sui banchi di scuola con il professore compiacente che detta le soluzioni e gli alunni che scopiazzano.

2. Se per scelta di sponsorizzazione si intende il provider:
- gestione a 360° di tutta la pratica, sollevando l’azienda dal fornire tutta o parte della documentazione richiesta;
- affidabilità nella gestione in loco dell’evento e reportistica puntuale.
Se viceversa per “scelta di sponsorizzazione” si intende la ragione che mi porta a organizzare un tale evento, gli obiettivi sono:
- diffusione dei messaggi chiave;
- erogazione di un servizio scientifico utile all’accrescimento professionale del target
.
3. Approntando programmi con modalità innovative di learning con il duplice obiettivo di:
- coinvolgere maggiormente il discente;
- ottenere il punteggio più elevato.

4. In modo positivo

5. Sicuramente utile per l’aggiornamento di quelle figure professionali che non possono spostarsi eccessivamente dal loro posto di lavoro. La vedo con più appealing per professionalità diverse dai medici specialisti: infermieri, farmacisti… Tecnicamente non è però piacevole stare attaccati al video per leggere, studiare e fare test on-line per cui è anche necessario rendere fruibile il materiale con dei tools accattivanti.

6. Aggiornarsi a distanza di un click.

7. Ovviamente anche l’aspetto economico può risultare discriminante anche se la fase residenziale sarà dura a morire.

8. Credo che i tools maggiormente fruibili siano il CD ROM e il web: quest’ultimo sarà privilegiato da DB in quanto abbiamo un dipartimento che si occupa nello specifico di tutti questi aspetti, per cui si tratta di un motivo legato all’ottimizzazione delle risorse disponibili.

9. Castoro.

10. Picchio.Giampiero Data
Head of Marketing and Communication
Innovex/Quintiles

1. Ogni evento che porti un valore aggiunto in termini di aggiornamento, formazione, di incontro e scambio di esperienze scientifiche, che quindi abbia contenuti scientifici di indubbia rilevanza e relatori qualificati ed autorevoli, suscita un grande interesse per i medici, e quindi per l’Azienda che lo sponsorizza.
Certamente l’avvento dell’ECM in qualche modo ha aiutato a procedere in questa direzione e consente maggiori opportunità di aggiornamento per il medico, soprattutto di medicina generale.

2. Innanzitutto il livello di contenuti dell’evento, che quindi possa suscitare il maggior interesse possibile da parte dei partecipanti, poi il target a cui è rivolto l’ECM, il panel dei relatori e la qualità del provider e dell’organizzazione in genere.

3. Identificando delle tematiche meno routinarie, rispetto a quelle che abitualmente vengono proposte (e che sostanzialmente riguardano gli aspetti di gestione terapeutica), come per esempio i corsi teorico - pratici, in cui la parte formativa “teorica” si sposa con le applicazioni pratiche (penso per esempio a simulazioni di manovre/ tecniche invasive o di interventi chirurgici su manichini). In ogni caso un elemento di differenziazione è quello di garantire un elevato livello di interattività all’evento.

4. In modo negativo.

5. Potrebbe costituire una valida opportunità per l’accesso più rapido alla formazione, per il contenimento dei costi di logistica degli eventi dal “vivo”, e per il minor impegno, in termini di tempo e di spostamenti, da parte dei medici. Ciò premesso bisognerà vedere se, in fase attuativa, la FAD risponderà a tutte queste esigenze e se sarà, soprattutto, adeguata alle aspettative in termini di procedure. Inoltre non potrà sostituire tutti quegli eventi a componente “pratica”.

6. I vantaggi che intravvedo sono quelli di un accesso più agevole alla formazione, senza problemi logistici, e con una maggiore focalizzazione.

7. Anche dal punto di vista del progettatore, ritengo che la FAD potrebbe portare vantaggi.

8. In primis il WEB, per il fatto di consentire aggiornamenti e comunicazioni in tempo reale, poi il cd-Rom e i testi. Vedo ancora poco gestibile il veicolo della tv satellitare, ma non sono un esperto quindi potrei sbagliare.

9. Ippopotamo.

10. Tartaruga.Valeria Panuccio
Marketing Manager
Sinclair

1. Ritengo che tutt’oggi sussista grossa confusione sulla FAD e questo non aiuta l’implementazione di un processo che sulla carta avrebbe una ragione di esistere, ma che fattivamente non ha ancora portato a niente.

2. Innanzitutto la validità di contenuti della proposta; altro parametro fondamentale è l’originalità, un argomento inflazionato è già perdente, infine la serietà dello sponsor.

3. Rimando alle risposte precedenti.

4. La gestione ministeriale o da parte dei provider?

5. A breve quando? Sono anni di storia di proroghe! Ancora tutto troppo fumoso.

6. Sicuramente una maggiore facilità di conseguimento dei crediti senza allontanamento dal posto di lavoro e quindi con una migliore gestione del proprio tempo.

7. Credo lasci maggiore spazio alla creatività.

8. Cd-rom e web.

9. Un bradipo.

10. Mah, non saprei.Alfredo Ballini
Direttore Marketing
Valeas

1. Direi che l’obiettivo di miglioramento qualitativo dell’offerta formativa per il Medico sia stata sicuramente raggiunta se poi questo si rifletta anche in un miglioramento della qualità delle competenze della classe medica è ancora da dimostrare.

2. In primo luogo quello di far sì che l’evento abbia un elevato livello qualitativo dei contenuti così che il Medico possa ”viverlo in coerenza” con la qualità percepita dal marchio Valeas.

3. Solo offrendo eventi di elevata qualità e ricchi di contenuti che siano di reale interesse per il Medico a cui si rivolgono.

4. Direi che non mi riconosco nelle 4 possibilità di risposta suggerite. Infatti mi pare soprattutto un processo un po’ farraginoso e, a volte, anche poco trasparente.

5. Sicuramente un’ulteriore possibilità per il Medico di migliorare la propria competenza. In questo campo credo che più offerta formativa esista e più mezzi attraverso i quali veicolare tali offerte formative esistano, tanto più venga data alla Classe Medica la possibilità di scegliere la qualità e il modo di attingervi che più ritenga opportuno.

6. Certamente la possibilità di scegliere nel modo più congruo i tempi a cui attingervi.

7. La possibilità di “coprire” un vasto target potenziale in modo più rapido e con costi assai più contenuti.

8. Libri e web: i primi perché sono influenzato dal mio gusto personale (un esperto di marketing non dovrebbe mai fare affermazioni del genere, ma non si può essere perfetti...), il secondo perché l’accostamento WEB-FAD mi viene naturale.

9. Rinoceronte.

10. Gazzella.Andrea Borraccini

Senior Product Manager
Marketing Department
Schwarz Pharma

1. Come tutte le “macchine” è sempre necessario un periodo di rodaggio. Attualmente il lvello raggiunto in termini di qualità media degli eventi e dei tempi di risposta della commissione ecm può essere considerato in netto miglioramento. L’ottimale, a mio avviso sarebbe poter ottenere i crediti proposti prima dell’inizio di ogni evento affichè il medico possa pianificare al meglio la propria partecipazione in termini di valutazione del miglior rapporto crediti/programma, superando il comune ma errato concetto 1 ora = 1 credito.

2. Identificare eventi con spiccate caratteristiche differenzianti in termini di originalità e soprattutto congrua utilità per un fattivo aggiornamento professionale del medico, con un occhio di riguardo per eventi caratterizzati da un programma etichettati dal binomio sapere, saper fare, (ascoltare-applicare).

3. Come già sottolineato precedentemente cercando di privilegiare gli eventi che prevedono un ruolo attivo per i partecipanti, verificandone l’effettivo apprendimento con prove pratiche o momenti di vera interattività docente-discente.

4. In modo positivo.

5. Una valida alternativa/supporto all’evento residenziale.

6. La possibilità di gestire meglio il proprio tempo ed eventualmente avere un supporto di preparazione all’evento residenziale che consentirebbe un miglioramento della preparazione media (sul tema) dei discenti.

7. Come sopra.

8. La massima elasticità di scelta allo scopo di soddisfare in maniera significativa le necessità più disparate.
Indubbiamente per l’estrema capillarità di diffusione, e per la “compliance media” la tv potrebbe rappresentare una importante alternativa agli altri sistemi di informazione

9. Ad una gazzella che stà imparando a correre e a saltare

10. Ad un aquilotto, che volando sopra la gazzella potrebbe anc he riuscire a vedere più lontano.Giuseppe Celiberti

Marketing Area Manager
Area Cardiovascolare
Area Muscoloscheletrica e Nutrizionale
Divisione Farmaceutica Italia
Chiesi

1. L’ ECM ha sicuramente ridato vitalità alla formazione sia residenziale che congressuale in generale. Sta inoltre spostando l’attenzione dalla formazione teorica a quella pratica.

2. Fornire non tanto un aggiornamento teorico quanto un servizio al medico aumentando la componente di praticità e interattività del corso.

3. Differenziando il tipo di offerta costruendo i corsi principalmente sulle esigenze professionali del medico e non su quelle dell’azienda sponsor.

4. In modo positivo.

5. Ad oggi ancora in fase sperimentale…

6. Risparmio di tempo e flessibilità di partecipazione.

7. Costi e numero di potenziali utenti.

8. Web perché accessibile da ogni postazione.

9. Polipo.

10. Non saprei.ORGANIZZATORI

Paolo Cioni
Presidente Consiglio Amministrazione
Mattioli 1885

1. Per prima cosa direi che noi italiani siamo riusciti come sempre a complicare una cosa semplicissima. C’erano indicazioni e regole generali nelle esperienze anglosassoni che si sarebbero dovute considerare e che invece ci ostiniamo a ignorare.
Oggi in sostanza ci troviamo nella medesima situazione di tre anni fa: congressi e corsi sono cambiati solo in maniera marginale e il medico credo abbia già asaurito il suo entusiasmo e anche la sua apprensione.
Entusiasmo per una nuova forma di aggiornamento professionale più aderente alle esigenze attuali di un professionista, apprensione per un sistema che avrebbe dovuto avere caratteristiche impositive, forzando il sistema sanitario ad una formazione continua con un sistema di premi ma anche di penalizzazioni.
Oggi non si sa più se ci saranno gli uni e gli altri. Tre anni fa ho assistito alla nascita e alla morte di una società ben attrezzata per la formazione a distanza che credeva nell’immediatezza dell’avvio dell’operatività.
Non aveva fatto i conti con i tempi italiani.

2. Come sempre con le idee. La qualità e la visibilità verranno date per scontate, almeno visti i punteggi altissimi che la grande parte delle manifestazioni riesce ad avere.
Non potendosi distinguere su quello, dovranno essere le idee a fare la differenza.

3. Non saprei.

4. Già l’uso del condizionale rende la domanda quasi retorica: dovrebbe prendere il via, ma quando prenderà il via? La FAD sarà un tassello importante ma non sarà la sola attività di formazione.
Certo ci sarà un’abbuffata perché tutti sembrano non aspettare altro, ma poi le cose si dovranno assestare e il corso residenziale resterà il preferito, almeno fino alla prossima rivoluzione informatica: qualcuno ha provato a seguire un corso on-line per qualche ora? A parte le difficoltà di rete i medici hanno davvero voglia di fissare uno schermo per altre due ore dopo una giornata di lavoro?

5. I vantaggi saranno dati dalla possibilità di non spostarsi e dalla molteplicità e modularità dell’offerta, ma gli svantaggi saranno dati più o meno dagli stessi aspetti.
I medici vanno volentieri ai congressi e ai corsi, per gli aspetti relazionali (anche politici) che gli incontri comportano. In più, on-line saranno richieste straordinarie capacità formative, di sintesi, di organizzazione, di coinvolgimento del discente, e queste sono prerogative editoriali. Per questo credo che la confusione fra erogazione dei servizi e creazione dei contenuti del nostro sistema possa essere un problema per il discente.
Una bella piattaforma graficamente curata non farà il servizio da sé. Nel corso residenziale il contatto personale fa la differenza, perché chi insegna – così come chi apprende - ha un contatto diretto con il clima e gli umori del momento.

6. Come nuovo campo di applicazione il vantaggio verrà dalla possibilità di avere un ritorno diretto da parte dei discenti, cosa che nella formazione residenziale è possibile avere solo con piccoli gruppi di lavoro e per esempio nell’editoria classica è molto difficile avere.
La forma mista cartacea e virtuale credo darà i migliori risultati nel tempo.

7. Anche qui mi permetto di dire che la domanda è mal posta: difendersi? Qualcuno non si è ancora accorto che i libri si fanno proprio con la tecnologia? E che la tecnologia ha bisogno dei libri e delle riviste? Chiedete ad un web designer di consultare i suoi manuali: sono dei libri.
Altro esempio: perché la TV satellitare mi manda a casa ogni mese una rivista? C’è una guida Tv interattiva che posso consultare con un tasto del telecomando. Però, a pensarci bene, non l’ho mai schiacciato quel tasto.

8. Ormai su questo mi sono sbilanciato. Vero però che esitono dei problemi di numero, perché i potenziali discenti sono tantissimi. Ma non credo di conoscere il futuro, semplicemente staremo a vedere.

9. Direi il Sirchiapone se non fosse una cazzata.

10. Siamo seri. Quando è troppo è troppo.Ezio Policastro
Regional Sales Manager
Joint Replacement & Trauma
Stryker Italia

1. Ritengo positiva l’introduzione del sistema, sicuramente l’ottenimento dei crediti non è l’unico elemento di qualità da considerare per scegliere di partecipare come azienda ad un evento scientifico.

2. Partecipare ad un evento di valore formativo con la possibilità di trasmettere il “know-how” scientifico dell’azienda al maggior numero di chirurghi. Quindi selezionare l’evento per decidere nello specifico la forma di partecipazione.

3. Con eventi qualificati che diano sempre al partecipante la “take home lesson” e generino la richiesta di un approfondimento. Per un azienda è sempre motivo di orgoglio alla fine di un evento sentirsi chiedere: “quando sarà il prossimo ?”

4. In modo positivo, ma è troppo lungo ci vorrebbe un comitato regionale.

5. È già in vigore all’estero, penso che possa rappresentare un idea fra l’informazione e la formazione.
Come Stryker siamo già operativi essendo sponsor del sito Orthopaedics Hyperguide dove i lavori scientifici e i test di apprendimento sono impegnativi e non hanno nulla di meno di quelli proposti ai congressi. Bisognerà vedere in futuro se i mezzi informatici porteranno l’utente a vivere l’evento scientifico da casa

6. Sicuramente un minor costo (non tutti gli eventi hanno bisogno della presenza), la possibilità di seguire un programma di formazione a tappe, evitando di andare in eventi multidisciplinari e seguire argomenti già noti o non di specifico interesse.

7. Eventi focalizzati, monotematici con parte teorica eventualmente col sistema FAD interattivo e pratica nei luoghi adeguati (stage - corsi su cadavere).
Il discente deve arrivare preparato all’evento.

8. Penso che sia difficile rinunciare agli splendidi libri di chirurgia; il web è una buona opportunità e come azienda stiamo già percorrendo questa strada con interventi chirurgici in diretta e con possibilità di rivolgere domande durante la sessione.
I cd-rom oramai sono una realtà formativa e proprio la Stryker da quattro anni propone CD a tema elaborati da un comitato scientifico.

9. Scimpanzè.
Fa un po’ di confusione ma alla fine se ben guidato può risultare utile.

10. Ghepardo.
Il ghepardo è un animale tranquillo, ma quando parte bisogna stargli dietro altrimenti si perde il treno.


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