ECM
& FAD
BOTTA & RISPOSTA
A cura di Tiziana Vola
Il programma ECM (Educazione
Continua in Medicina) è al suo terzo anno di vita,
essendo iniziato il 1° gennaio 2002, con la fase sperimentale.
Pensiamo che sia un periodo congruo per valutarne la performance,
in termini di efficacia, di aggiornamento professionale
e scientifico e di organizzazione.
Abbiamo quindi posto alcune domande, dieci per l’esattezza,
ad alcuni professionisti operanti nel settore, suddividendoli
per categoria, ovvero
organizzatori
aziende sponsor
formatori
Le domande sono le medesime per tutte e tre le categorie,
e sono
1 Sono trascorsi 3 anni dall’avvio dell’ECM,
quali sono le Sue considerazioni in merito, in linea generale?
2 Lei nella fase di progettazione (o di scelta di sponsorizzazione,
nel caso di sponsor) di un evento ECM quali obiettivi si
prefigge principalmente?
3 Come pensa ci si possa distinguere in un clima di affollamento
di eventi ECM?
4 Da un punto di vista operativo come giudica la gestione
del processo di accreditamento di un evento ECM?
• In modo positivo
• In modo negativo
• Non saprei
• Preferisco non rispondere
5 A breve dovrebbe prendere il via la cosiddetta Formazione
A Distanza (FAD). Un Suo parere in proposito?
6 Calandosi nei panni di un discente quali pensa possano
essere eventualmente i vantaggi della FAD rispetto la formazione
residenziale?
7 E come “progettatore” di eventi?
8 Libri, cd rom, web, tv satellitare: la tecnologia al servizio
della FAD. Lei cosa privilegerà e perché.
9 A quale animale assocerebbe l’attuale “sistema
ECM”?
10 E per la FAD?
Formatori
Felice Ribaldone
Presidente Ordine dei Farmacisti
di Genova, Membro Commissione ECM
presso il Ministero della Salute
per i Farmacisti
1. Dopo tre anni di ECM bisogna fare un bilancio severo
e corretto della formazione sanitaria effettuata e bisogna
trarre delle conclusioni sul progetto e sulle strategie
formative intraprese. Dopo tre anni di formazione ministeriale
centralizzata e di metodica formativa residenziale si deve
entrare in una fase di approfondimento e di valutazione
dell'efficacia formativa nel comparto sanitario vedendone
i vantaggi, se ci sono stati, sulla salute del cittadino.
Basta con la raccolta dei crediti senza finalizzazione progettuale,
basta con l'affarismo convegnistico, basta con la burocrazia
ottusa e penalizzante, basta con le valutazioni discutibili.
Insomma basta con questo modo di fare formazione. Il progetto
era partito con ben altre premesse: doveva coinvolgere il
Ministero della Salute, le Regioni (per ora quasi tutte
assenti o discordanti tra loro) e gli Ordini e Collegi dotati
delle anagrafi dei sanitari. Doveva passare dopo una fase
di ECM residenziale a fasi di Formazione a Distanza con
utilizzo delle tecnologie adeguate, a fasi di Formazione
sul campo importanti nel caso clinico al letto del malato,
a obiettivi differenziati per le diverse categorie sanitarie.
Se nelle prossime settimane non si troverà il modo
di completare il progetto anche solo in forme sperimentali
si saranno buttati tre anni di lavoro, di spese materiali
e culturali e bisognerà cambiare le regole della
formazione senza dimenticare quanto fatto finora nel bene
e nel male.
2. Obiettivi formativi professionalizzanti categoria per
categoria. ecm non è informazione, ma miglioramento
della cultura del sanitario in trasferimento nell'operare
quotidiano sul cittadino malato. Per un farmacista almeno
l’80% dei crediti dovrà vertere su temi pratici
di farmacologia, fitoterapia, tecnologia farmaceutica, legislazione,
deontologia ed etica professionale, farmacovigilanza, farmacoeconomia
ecc.
3. Solo producendo eventi di livello,di qualità e
di reale interesse con grande attenzione alla didattica
formativa rivolta a laureati carenti in alcuni campi (ad
es. i nuovi principi attivi usciti sul mercato), ma esperti
di attività professionale. In più l'offerta
formativa deve essere ampia per tutte le scelte, abbastanza
completa per tutte le esigenze, corretta per tutte le tasche,
asettica per le sponsorizzazioni anche commerciali.
4. In modo negativo, in quanto bisogna passare dalla fase
dell'accreditamento degli eventi alla fase più seria
ed utile dell'accreditamento dei Provider.
5. Deve partire la FAD in quanto alcune categorie sono nella
materiale impossibilità di fare ECM con 40 crediti
per il 2005 e 50 per il 2006.
6. La FAD permette di fare ECM quando si vuole, dove si
vuole (casa, ufficio, farmacia), con chi si vuole e le tecnologie
volendole sfruttare possono permettere di effettuare anche
una corretta verifica dell'apprendimento.
7. Non tutti i Provider potranno fare FAD, dovranno operare
delle scelte, formare delle Associazioni, unire contenuti
(Università), tecnologie, organizzazioni, risorse
economiche ed umane con stimoli per aggregazioni tra pubblico
e privato molto valide ed interessanti. È chiaro
che tutti questi processi dovranno non solo essere regolamentati,
ma controllati ed anche sanzionati in caso di errati o scorretti
comportamenti.
8. Web, perchè internet è il futuro e verso
queste forme pur nella loro varietà bisognerà
andare senza dimenticare mezzi più datati ma sempre
validi, come un libro, una rivista o una pubblicazione.
9. Mulo perché testardo e non torna indietro.
10. FAD la cicogna perchè nel dettato popolare porta
i bambini e la FAD è un neonato di cui abbiamo bisogno.Massimo
Manara
Medico dello Sport
Responsabile Staff Sanitario
Parma Calcio
1. Sicuramente vi è la necessità di migliorare
la qualità degli incontri e la possibilità
che anche i relatori possano ricevere i punti come i partecipanti.
2. L’aggiornamento continuo per il miglioramento delle
proprie conoscenze.
3. Dalla qualità dei relatori e degli argomenti.
4. Non saprei.
5. Necessaria e fondamentale.
6. Avendo partecipato ad un corso sperimentale avrei diverse
cose da sottolineare, ma sicuramente la comodità
di aggiornarsi in tempo reale in qualsiasi parte del mondo.
7. Non saprei.
8. Cd-rom e web.
9. Dinosauro.
10. Uccello.Ferdinando Priano
Medico Chirurgo
Spec. Ortopedia e Traumatologia
e Medicina dello Sport
Past President S.I.A.
Società Italiana di Artroscopia
1. In linea di massima il progetto ECM ha portato nel mondo
della sanità italiana un rinnovante stimolo alla
partecipazione ad eventi formativi e forse anche delle regole
nell’organizzazione della formazione di cui da tempo
si sentiva la necessità.
2. Sostanzialmente la qualità dell’organizzazione
e l’impostazione degli argomenti trattati.
3. Il progetto innovativo si distingue sempre da quello
compilativo; ma per stimolare l’attenzione è
necessaria la qualità del prodotto.
4. In modo positivo, pur con alcune disfunzioni dovute alla
fase organizzativa.
5. Un buono strumento di insegnamento che però funzionerà
solo per i discenti “attenti” all’apprendimento
delle nozioni.
6. I vantaggi sono troppo evidenti per parlarne. Si deve
considerare chi vuol utilizzare la
FAD a solo scopo certificativo o chi voglia veramente apprendere
dal “sistema”.
7. La qualità dell’evento sta solamente nella
qualità dei partner organizzativi.
8. Non credo si debba privilegiare un modo per acculturarsi.
Va bene tutto e… più ce ne sono meglio è.
9. Un ippopotamo, bocca grossa, grande fame però
rende ricco di alimenti l’ambiente nel quale vive.
10. Un pappagallo (lo sentono tutti ma non tutti lo ascoltano).SPONSOR
Luca Bonacquisti
Product Manager Marketing
Eli Lilly
1. Credo che la domanda che si fanno un po’ tutti,
operatori del comparto industriale, medici e amministratori
sanitari sul cosa ne sarà dell’ ECM stesso
alla fine dei primi 5 anni sia una risposta esaudiente.
La mancanza assoluta di certezze sul modo di registrazione
dell’avvenuta certificazione e l’assenza di
un controllo centrale (tanto sbandierato) ad ogni evento
ha originato un’immagine dell’ECM come un processo
di “raccolta fondi”.
2. Gli argomenti trattati devono essere coerenti e congrui
con il brand.
3. Assicurare la serietà: controllo e verifiche strette.
Potrebbe essere interessante collegare all’evento
ECM delle verifiche applicative degli argomenti trattati
durante i corsi: un sorta di post – test contingente.
4. In modo negativo.
5. Sicuramente un’opportunità sia per i costi,
inferiori rispetto ai canonici corsi, che per la numerosità.
Fondamentale strutturare i corsi in modo da non rendere
possibile l’applicazione dei… “bignamini”.
6. Avere l’opportunità di poter interagire
con un singolo nel momento e per il tempo che vuole.
7. Bisognerà sentirsi pionieri. Bisognerà
avere la volontà di riuscire e un minimo di conoscenze
informatiche. Chi è non si sente tutto ciò?
Il progettatore potrà avere un forte impulso emotivo.
8. Web. L’on-line è l’unica via per avere
la contemporaneità dell’azione e la riservatezza
del rapporto. Ritenendo fondamentale evitare la propagazione
delle “soluzioni”, l’on-line rimane l’unica
strada percorribile per il FAD.
Dall’esperienza diretta effettuata ho potuto notare
che ha un’ottima presa anche su chi ascolta e fruisce
del servizio.
9. Millepiedi (lungo e parassita).
10. La pecora Dolly (un futuro da plasmare).Riccardo Cerbai
Marketing
Dompé Biotech
1. Oggi che la macchina è a regime e le regole sono
ormai chiare, rimane difficile per un’azienda fornire
vantaggio competitivo e quindi farsi preferire sulle altre:
tutti erogano servizi con ECM per cui siamo tornati allo
status quo. Dal punto di vista formativo, per aziende come
la nostra che ha sempre privilegiato l’aspetto scientifico,
non è cambiato molto: viceversa aziende con propensione
eccessivamente commerciale saranno state costrette ad allinearsi
e quindi avranno contribuito alla crescita della componente
educativa. Sulla modalità con cui vengono redatti
i questionari di valutazione a fine evento, mi sembra manchi
un po’ di serietà: sembra di tornare sui banchi
di scuola con il professore compiacente che detta le soluzioni
e gli alunni che scopiazzano.
2. Se per scelta di sponsorizzazione si intende il provider:
- gestione a 360° di tutta la pratica, sollevando l’azienda
dal fornire tutta o parte della documentazione richiesta;
- affidabilità nella gestione in loco dell’evento
e reportistica puntuale.
Se viceversa per “scelta di sponsorizzazione”
si intende la ragione che mi porta a organizzare un tale
evento, gli obiettivi sono:
- diffusione dei messaggi chiave;
- erogazione di un servizio scientifico utile all’accrescimento
professionale del target
.
3. Approntando programmi con modalità innovative
di learning con il duplice obiettivo di:
- coinvolgere maggiormente il discente;
- ottenere il punteggio più elevato.
4. In modo positivo
5. Sicuramente utile per l’aggiornamento di quelle
figure professionali che non possono spostarsi eccessivamente
dal loro posto di lavoro. La vedo con più appealing
per professionalità diverse dai medici specialisti:
infermieri, farmacisti… Tecnicamente non è
però piacevole stare attaccati al video per leggere,
studiare e fare test on-line per cui è anche necessario
rendere fruibile il materiale con dei tools accattivanti.
6. Aggiornarsi a distanza di un click.
7. Ovviamente anche l’aspetto economico può
risultare discriminante anche se la fase residenziale sarà
dura a morire.
8. Credo che i tools maggiormente fruibili siano il CD ROM
e il web: quest’ultimo sarà privilegiato da
DB in quanto abbiamo un dipartimento che si occupa nello
specifico di tutti questi aspetti, per cui si tratta di
un motivo legato all’ottimizzazione delle risorse
disponibili.
9. Castoro.
10. Picchio.Giampiero Data
Head of Marketing and Communication
Innovex/Quintiles
1. Ogni evento che porti un valore aggiunto in termini di
aggiornamento, formazione, di incontro e scambio di esperienze
scientifiche, che quindi abbia contenuti scientifici di
indubbia rilevanza e relatori qualificati ed autorevoli,
suscita un grande interesse per i medici, e quindi per l’Azienda
che lo sponsorizza.
Certamente l’avvento dell’ECM in qualche modo
ha aiutato a procedere in questa direzione e consente maggiori
opportunità di aggiornamento per il medico, soprattutto
di medicina generale.
2. Innanzitutto il livello di contenuti dell’evento,
che quindi possa suscitare il maggior interesse possibile
da parte dei partecipanti, poi il target a cui è
rivolto l’ECM, il panel dei relatori e la qualità
del provider e dell’organizzazione in genere.
3. Identificando delle tematiche meno routinarie, rispetto
a quelle che abitualmente vengono proposte (e che sostanzialmente
riguardano gli aspetti di gestione terapeutica), come per
esempio i corsi teorico - pratici, in cui la parte formativa
“teorica” si sposa con le applicazioni pratiche
(penso per esempio a simulazioni di manovre/ tecniche invasive
o di interventi chirurgici su manichini). In ogni caso un
elemento di differenziazione è quello di garantire
un elevato livello di interattività all’evento.
4. In modo negativo.
5. Potrebbe costituire una valida opportunità per
l’accesso più rapido alla formazione, per il
contenimento dei costi di logistica degli eventi dal “vivo”,
e per il minor impegno, in termini di tempo e di spostamenti,
da parte dei medici. Ciò premesso bisognerà
vedere se, in fase attuativa, la FAD risponderà a
tutte queste esigenze e se sarà, soprattutto, adeguata
alle aspettative in termini di procedure. Inoltre non potrà
sostituire tutti quegli eventi a componente “pratica”.
6. I vantaggi che intravvedo sono quelli di un accesso più
agevole alla formazione, senza problemi logistici, e con
una maggiore focalizzazione.
7. Anche dal punto di vista del progettatore, ritengo che
la FAD potrebbe portare vantaggi.
8. In primis il WEB, per il fatto di consentire aggiornamenti
e comunicazioni in tempo reale, poi il cd-Rom e i testi.
Vedo ancora poco gestibile il veicolo della tv satellitare,
ma non sono un esperto quindi potrei sbagliare.
9. Ippopotamo.
10. Tartaruga.Valeria Panuccio
Marketing Manager
Sinclair
1. Ritengo che tutt’oggi sussista grossa confusione
sulla FAD e questo non aiuta l’implementazione di
un processo che sulla carta avrebbe una ragione di esistere,
ma che fattivamente non ha ancora portato a niente.
2. Innanzitutto la validità di contenuti della proposta;
altro parametro fondamentale è l’originalità,
un argomento inflazionato è già perdente,
infine la serietà dello sponsor.
3. Rimando alle risposte precedenti.
4. La gestione ministeriale o da parte dei provider?
5. A breve quando? Sono anni di storia di proroghe! Ancora
tutto troppo fumoso.
6. Sicuramente una maggiore facilità di conseguimento
dei crediti senza allontanamento dal posto di lavoro e quindi
con una migliore gestione del proprio tempo.
7. Credo lasci maggiore spazio alla creatività.
8. Cd-rom e web.
9. Un bradipo.
10. Mah, non saprei.Alfredo Ballini
Direttore Marketing
Valeas
1. Direi che l’obiettivo di miglioramento qualitativo
dell’offerta formativa per il Medico sia stata sicuramente
raggiunta se poi questo si rifletta anche in un miglioramento
della qualità delle competenze della classe medica
è ancora da dimostrare.
2. In primo luogo quello di far sì che l’evento
abbia un elevato livello qualitativo dei contenuti così
che il Medico possa ”viverlo in coerenza” con
la qualità percepita dal marchio Valeas.
3. Solo offrendo eventi di elevata qualità e ricchi
di contenuti che siano di reale interesse per il Medico
a cui si rivolgono.
4. Direi che non mi riconosco nelle 4 possibilità
di risposta suggerite. Infatti mi pare soprattutto un processo
un po’ farraginoso e, a volte, anche poco trasparente.
5. Sicuramente un’ulteriore possibilità per
il Medico di migliorare la propria competenza. In questo
campo credo che più offerta formativa esista e più
mezzi attraverso i quali veicolare tali offerte formative
esistano, tanto più venga data alla Classe Medica
la possibilità di scegliere la qualità e il
modo di attingervi che più ritenga opportuno.
6. Certamente la possibilità di scegliere nel modo
più congruo i tempi a cui attingervi.
7. La possibilità di “coprire” un vasto
target potenziale in modo più rapido e con costi
assai più contenuti.
8. Libri e web: i primi perché sono influenzato dal
mio gusto personale (un esperto di marketing non dovrebbe
mai fare affermazioni del genere, ma non si può essere
perfetti...), il secondo perché l’accostamento
WEB-FAD mi viene naturale.
9. Rinoceronte.
10. Gazzella.Andrea Borraccini
Senior Product Manager
Marketing Department
Schwarz Pharma
1. Come tutte le “macchine” è sempre
necessario un periodo di rodaggio. Attualmente il lvello
raggiunto in termini di qualità media degli eventi
e dei tempi di risposta della commissione ecm può
essere considerato in netto miglioramento. L’ottimale,
a mio avviso sarebbe poter ottenere i crediti proposti prima
dell’inizio di ogni evento affichè il medico
possa pianificare al meglio la propria partecipazione in
termini di valutazione del miglior rapporto crediti/programma,
superando il comune ma errato concetto 1 ora = 1 credito.
2. Identificare eventi con spiccate caratteristiche differenzianti
in termini di originalità e soprattutto congrua utilità
per un fattivo aggiornamento professionale del medico, con
un occhio di riguardo per eventi caratterizzati da un programma
etichettati dal binomio sapere, saper fare, (ascoltare-applicare).
3. Come già sottolineato precedentemente cercando
di privilegiare gli eventi che prevedono un ruolo attivo
per i partecipanti, verificandone l’effettivo apprendimento
con prove pratiche o momenti di vera interattività
docente-discente.
4. In modo positivo.
5. Una valida alternativa/supporto all’evento residenziale.
6. La possibilità di gestire meglio il proprio tempo
ed eventualmente avere un supporto di preparazione all’evento
residenziale che consentirebbe un miglioramento della preparazione
media (sul tema) dei discenti.
7. Come sopra.
8. La massima elasticità di scelta allo scopo di
soddisfare in maniera significativa le necessità
più disparate.
Indubbiamente per l’estrema capillarità di
diffusione, e per la “compliance media” la tv
potrebbe rappresentare una importante alternativa agli altri
sistemi di informazione
9. Ad una gazzella che stà imparando a correre e
a saltare
10. Ad un aquilotto, che volando sopra la gazzella potrebbe
anc he riuscire a vedere più lontano.Giuseppe Celiberti
Marketing Area Manager
Area Cardiovascolare
Area Muscoloscheletrica e Nutrizionale
Divisione Farmaceutica Italia
Chiesi
1. L’ ECM ha sicuramente ridato vitalità alla
formazione sia residenziale che congressuale in generale.
Sta inoltre spostando l’attenzione dalla formazione
teorica a quella pratica.
2. Fornire non tanto un aggiornamento teorico quanto un
servizio al medico aumentando la componente di praticità
e interattività del corso.
3. Differenziando il tipo di offerta costruendo i corsi
principalmente sulle esigenze professionali del medico e
non su quelle dell’azienda sponsor.
4. In modo positivo.
5. Ad oggi ancora in fase sperimentale…
6. Risparmio di tempo e flessibilità di partecipazione.
7. Costi e numero di potenziali utenti.
8. Web perché accessibile da ogni postazione.
9. Polipo.
10. Non saprei.ORGANIZZATORI
Paolo Cioni
Presidente Consiglio Amministrazione
Mattioli 1885
1. Per prima cosa direi che noi italiani siamo riusciti
come sempre a complicare una cosa semplicissima. C’erano
indicazioni e regole generali nelle esperienze anglosassoni
che si sarebbero dovute considerare e che invece ci ostiniamo
a ignorare.
Oggi in sostanza ci troviamo nella medesima situazione di
tre anni fa: congressi e corsi sono cambiati solo in maniera
marginale e il medico credo abbia già asaurito il
suo entusiasmo e anche la sua apprensione.
Entusiasmo per una nuova forma di aggiornamento professionale
più aderente alle esigenze attuali di un professionista,
apprensione per un sistema che avrebbe dovuto avere caratteristiche
impositive, forzando il sistema sanitario ad una formazione
continua con un sistema di premi ma anche di penalizzazioni.
Oggi non si sa più se ci saranno gli uni e gli altri.
Tre anni fa ho assistito alla nascita e alla morte di una
società ben attrezzata per la formazione a distanza
che credeva nell’immediatezza dell’avvio dell’operatività.
Non aveva fatto i conti con i tempi italiani.
2. Come sempre con le idee. La qualità e la visibilità
verranno date per scontate, almeno visti i punteggi altissimi
che la grande parte delle manifestazioni riesce ad avere.
Non potendosi distinguere su quello, dovranno essere le
idee a fare la differenza.
3. Non saprei.
4. Già l’uso del condizionale rende la domanda
quasi retorica: dovrebbe prendere il via, ma quando prenderà
il via? La FAD sarà un tassello importante ma non
sarà la sola attività di formazione.
Certo ci sarà un’abbuffata perché tutti
sembrano non aspettare altro, ma poi le cose si dovranno
assestare e il corso residenziale resterà il preferito,
almeno fino alla prossima rivoluzione informatica: qualcuno
ha provato a seguire un corso on-line per qualche ora? A
parte le difficoltà di rete i medici hanno davvero
voglia di fissare uno schermo per altre due ore dopo una
giornata di lavoro?
5. I vantaggi saranno dati dalla possibilità di non
spostarsi e dalla molteplicità e modularità
dell’offerta, ma gli svantaggi saranno dati più
o meno dagli stessi aspetti.
I medici vanno volentieri ai congressi e ai corsi, per gli
aspetti relazionali (anche politici) che gli incontri comportano.
In più, on-line saranno richieste straordinarie capacità
formative, di sintesi, di organizzazione, di coinvolgimento
del discente, e queste sono prerogative editoriali. Per
questo credo che la confusione fra erogazione dei servizi
e creazione dei contenuti del nostro sistema possa essere
un problema per il discente.
Una bella piattaforma graficamente curata non farà
il servizio da sé. Nel corso residenziale il contatto
personale fa la differenza, perché chi insegna –
così come chi apprende - ha un contatto diretto con
il clima e gli umori del momento.
6. Come nuovo campo di applicazione il vantaggio verrà
dalla possibilità di avere un ritorno diretto da
parte dei discenti, cosa che nella formazione residenziale
è possibile avere solo con piccoli gruppi di lavoro
e per esempio nell’editoria classica è molto
difficile avere.
La forma mista cartacea e virtuale credo darà i migliori
risultati nel tempo.
7. Anche qui mi permetto di dire che la domanda è
mal posta: difendersi? Qualcuno non si è ancora accorto
che i libri si fanno proprio con la tecnologia? E che la
tecnologia ha bisogno dei libri e delle riviste? Chiedete
ad un web designer di consultare i suoi manuali: sono dei
libri.
Altro esempio: perché la TV satellitare mi manda
a casa ogni mese una rivista? C’è una guida
Tv interattiva che posso consultare con un tasto del telecomando.
Però, a pensarci bene, non l’ho mai schiacciato
quel tasto.
8. Ormai su questo mi sono sbilanciato. Vero però
che esitono dei problemi di numero, perché i potenziali
discenti sono tantissimi. Ma non credo di conoscere il futuro,
semplicemente staremo a vedere.
9. Direi il Sirchiapone se non fosse una cazzata.
10. Siamo seri. Quando è troppo è troppo.Ezio
Policastro
Regional Sales Manager
Joint Replacement & Trauma
Stryker Italia
1. Ritengo positiva l’introduzione del sistema, sicuramente
l’ottenimento dei crediti non è l’unico
elemento di qualità da considerare per scegliere
di partecipare come azienda ad un evento scientifico.
2. Partecipare ad un evento di valore formativo con la possibilità
di trasmettere il “know-how” scientifico dell’azienda
al maggior numero di chirurghi. Quindi selezionare l’evento
per decidere nello specifico la forma di partecipazione.
3. Con eventi qualificati che diano sempre al partecipante
la “take home lesson” e generino la richiesta
di un approfondimento. Per un azienda è sempre motivo
di orgoglio alla fine di un evento sentirsi chiedere: “quando
sarà il prossimo ?”
4. In modo positivo, ma è troppo lungo ci vorrebbe
un comitato regionale.
5. È già in vigore all’estero, penso
che possa rappresentare un idea fra l’informazione
e la formazione.
Come Stryker siamo già operativi essendo sponsor
del sito Orthopaedics Hyperguide dove i lavori scientifici
e i test di apprendimento sono impegnativi e non hanno nulla
di meno di quelli proposti ai congressi. Bisognerà
vedere in futuro se i mezzi informatici porteranno l’utente
a vivere l’evento scientifico da casa
6. Sicuramente un minor costo (non tutti gli eventi hanno
bisogno della presenza), la possibilità di seguire
un programma di formazione a tappe, evitando di andare in
eventi multidisciplinari e seguire argomenti già
noti o non di specifico interesse.
7. Eventi focalizzati, monotematici con parte teorica eventualmente
col sistema FAD interattivo e pratica nei luoghi adeguati
(stage - corsi su cadavere).
Il discente deve arrivare preparato all’evento.
8. Penso che sia difficile rinunciare agli splendidi libri
di chirurgia; il web è una buona opportunità
e come azienda stiamo già percorrendo questa strada
con interventi chirurgici in diretta e con possibilità
di rivolgere domande durante la sessione.
I cd-rom oramai sono una realtà formativa e proprio
la Stryker da quattro anni propone CD a tema elaborati da
un comitato scientifico.
9. Scimpanzè.
Fa un po’ di confusione ma alla fine se ben guidato
può risultare utile.
10. Ghepardo.
Il ghepardo è un animale tranquillo, ma quando parte
bisogna stargli dietro altrimenti si perde il treno.
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